Come curare la salute mentale senza trascurare quella fisica
Al Centro Psico-Sociale di via Livigno 3 corsi di fitness ed educazione alimentare per i giovani con grave disagio mentale.
Il benessere fisico e quello mentale sono indubbiamente interconnessi, e questo vale per tutti, anche per i pazienti psichiatrici. E allora, perché non insegnare anche a loro come rimanere in forma con dei corsi ad hoc? È quanto hanno deciso di realizzare nel Centro Psico-Sociale di via Livigno 3 (una delle sedi della Psichiatria di Niguarda). Un centro dedicato alla memoria del professor Angelo Cocchi, per tanti anni alla guida della struttura che per prima in Italia ha iniziato, con “Programma 2000”, un approccio specifico improntato all’individuazione e all’intervento precoce per i disturbi mentali gravi, soprattutto nei giovani. Grazie a questo modello non si aspetta di trattare la malattia conclamata, ma si cerca di giocare d’anticipo, valutando i fattori di rischio. Questo modello preventivo ha fatto scuola, e oggi prosegue dando anche un’attenzione in più al “fitness”, cioè alla forma fisica. Il responsabile della struttura, Emiliano Monzani, spiega l’importanza che ricopre il benessere fisico dei pazienti psichiatrici e da qui l’iniziativa di insegnare la cultura del benessere fin da giovani, superando il pregiudizio culturale, nonché scientifico, che i pazienti psichiatrici hanno un’aspettativa di vita ridotta di anche 20 anni rispetto a quella della popolazione generale. Probabilmente questo dato si correla – assieme ad altre cause – con le condotte di vita sregolate che accompagnano il disagio mentale, ma in parte è dovuto anche agli effetti collaterali dei farmaci che vengono assunti. Non mancano le evidenze in questo senso che indicano in particolar modo un’associazione con un maggior rischio per il diabete. La struttura crea tre gruppi di lavoro. Il primo è improntato all’attività fisica. I pazienti possono cimentarsi in diversi tipi di sport a cadenza settimanale che vanno dal nuoto al beach volley o al movimento a corpo libero nel parco che circonda il centro. Il secondo è dedicato all’educazione alimentare per imparare a scegliere cibi sani. Infine con lo psicologo si lavora sulla motivazione, perché si sa quanto questa sia una variabile determinante. Nel percorso vengono coinvolti anche i familiari dei ragazzi, perché spesso sono loro a decidere che cosa portare in tavola. Inoltre al progetto collabora un diabetologo.
Info: 800.638.638 (lun-sab: 8- 20) – 02 99.95.99 (lun-sab: 8- 20) – www.ospedaleniguarda.it.