Strada di connessione viale Monza-Novate. Se non sono d’accordo i cittadini di Bruzzano salta tutto

Da mesi seguiamo la vicenda della cosiddetta Grondina, la strada che dovrebbe collegare viale Monza a Novate, passando per la nuova Bicocca, via Ponale, passare sotto Bruzzano con un tunnel e ridisegnare il sedime di via Giuditta Pasta. Per questo progetto sono imbufaliti i cittadini di Sesto S. Giovanni, Giunta inclusa, i residenti della Bicocca e del quartiere San Giuseppe, anche se per questi due quartieri la situazione sembra più tranquilla dopo le rassicurazioni dell’assessore Pierfrancesco Maran. Poi (vedi numero di marzo) è scoppiato il bubbone dei residenti di Bruzzano che, in assemblea, si sono schierati contro il progetto del sottopasso veicolare di Ferrovie Nord sponsorizzato dal Comune. Durante l’assemblea il Comitato dei Residenti di Bruzzano aveva avuto un incontro con i tecnici di Comune, Regione e Ferrovie Nord per illustrare le loro controproposte che puntano, come si è già detto, a realizzare strade e infrastrutture utilizzabili solo da un traffico locale e pedonale, spingendo il traffico di transito lontano dai quartieri residenziali, come chiedono a gran voce anche i cittadini di Sesto e degli altri quartieri interessati da questa strada. Come già detto, se salta questa parte di strada “di scorrimento” salta tutto il progetto. E pare che la “testardaggine” dei bruzzanesi abbia fatto breccia. Di seguito un sunto del documento sull’incontro presentato dal Comitato Residenti anticipando che entro la metà di aprile dovrebbe svolgersi un nuovo incontro pubblico durante il quale perverranno le valutazioni ufficiali delle Istituzioni coinvolte nella vicenda.
“In merito alla valutazione delle proposte alternative al sottopasso veicolare di “Pesaro- Pantaleoni”, presentate nell’assemblea pubblica del 22 Febbraio 2016 a Bruzzano, il Comitato ha presentato con maggior dettaglio le proposte confrontandosi con i tecnici sulla fattibilità di massima delle alternative. I tecnici dei vari enti si prenderanno circa un mese ancora per effettuare delle verifiche più dettagliate in modo da arrivare a formulare un’alternativa realmente fattibile sull’asse “Danubio – Dora Baltea” in modo da poter essere confrontata con quella di “Pesaro – Pantaleoni”. La terza ipotesi consiste invece nel non fare alcun sottopasso veicolare, qualora entrambe le alternative dovessero risultare “indigeste” al quartiere; con questa ultima ipotesi, con i soldi risparmiati da tale opera (circa 6 milioni di euro), abbiamo chiesto che venga rivisto in meglio il sottopasso ciclo-pedonale che verrà costruito in via Oroboni in quanto l’attuale progetto, per motivi di costi, non è previsto in asse con via Oroboni (a causa della presenza di sotto-servizi costosi da spostare) bensì spostato leggermente in direzione nuova stazione, con la necessità per i pedoni di effettuare un percorso di attraversamento molto più lungo. In aggiunta a questo in futuro, qualora ci fosse una reale richiesta, potrebbe essere realizzato il prolungamento di via Morlotti verso la via Girardengo realizzando di fatto un anello di superficie che, seppur di più lunga percorrenza, agevolerebbe il collegamento tra Vecchia e Nuova Bruzzano attraverso la direttrice “Morlotti-Girardengo-Pasta”. Come cittadini ci aspettiamo quindi che il CdZ 9, una volta ricevute le 3 proposte alternative, torni nel quartiere a sentire il parere dei cittadini e solo in seguito esprima al Comune il proprio parere definitivo. Riassumendo quindi le 3 opzioni su cui si sta lavorando sono: 1) Sottopasso veicolare “Pesaro – Pantaleoni”; 2) Sottopasso veicolare “Danubio – Dora Baltea”; 3) Nessun sottopasso veicolare + miglioramento progetto sottopasso ciclopedonale di via Oroboni.”