Apre il Centro del Bambino Maltrattato
Da circa 32 anni, la “Cooperativa Sociale Cbm – Centro del Bambino Maltrattato e della crisi familiare” è attiva a Milano per la presa in carico di situazioni complesse o dal forte impatto emotivo, come quelle di maltrattamento e/o abuso, o nelle separazioni conflittuali, soprattutto in presenza di bambini o minori. Attualmente gli uffici sono situati al “Borgo Sostenibile Figino”, sito a Baggio, e offrono: una comunità educativa per 10 bambini dai 2 ai 13 anni; 4 appartamenti per nuclei monogenitoriali (o mamme o papà) in forte difficoltà con i loro figli, offerti per 18 mesi; un ampio spazio per le attività di promozione del benessere per bambini, ragazzi, genitori, coppie e famiglie; uno spazio per la diagnosi, la terapia, il trattamento dei traumi, servizi psicologici e psicoterapeutici; attività di sostegno per madri e genitori in situazione di fragilità, nel pre e post partum; formazione, consulenza, supervisione diretta agli operatori di tutto il territorio nazionale. Non solo! Nell’inverno scorso, è stato aperto in Zona 9 un nuovo centro servizi di Cbm in Viale Jenner 10, fermata metropolitana Maciachini. Per saperne qualcosa di più, incontriamo Anna Chiesa, responsabile per Cbm del progetto “Le buone relazioni” e Monica D’Alessio, del dipartimento di Marketing e Fundraising Cbm.
Qual’è il progetto del Centro del Bambino Maltrattato aperto in Zona 9?
Stiamo lavorando per offrire terapia familiare e anche formazione, supportando operatori sociali ed educatori a riconoscere i problemi di abuso e maltrattamento, e operiamo per prevenire e intervenire. Ma anche lavorando per ampliare la nostra offerta, coordinandoci con altri enti e con il Comune. Il Cbm supporta genitori, bambini e ragazzi in momenti critici della loro vita, partendo dall’idea che le persone non solo incarnino un “bisogno”, ma siano detentori delle risorse per avviare un percorso di cambiamento volto al raggiungimento di un maggior benessere. Il modello proposto si basa sulla riemersione, integrazione e supporto delle competenze in gioco. Aiutiamo i genitori a svolgere il loro ruolo, a migliorarsi quando ci sono problemi di genitorialità, a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, attraverso gruppi di confronto, laboratori papà-mamma-bambino, giornate di approfondimento e offrendo consulenze di tipo individuale e di coppia. I servizi erogati sono in parte gratuiti e/o a prezzi calmierati.
Come pensate di portare avanti questi progetti?
L’erogazione di fondi da parte degli enti pubblici ultimamente è diminuita, e quindi ora proponiamo progetti mettendo in campo le nostre competenze e creando reti di persone e aziende, cercando di farci promotori della cultura del benessere, anche partendo dal confronto con realtà del quartiere e della zona. Da maggio, grazie al contributo di Fondazione Cariplo, nel centro di Viale Jenner, partirà il progetto “Le buone relazioni”, che si avvale di psicoterapeuti, educatori, ed esperti specifici. Il 23 marzo scorso abbiamo, appunto, organizzato un workshop a Milano, intitolato “Storie di legami”, che ha avuto un buonissimo successo; è stato un incontro tra specialisti e istituzioni in cui è stato messo l’accento sul valore dei legami tra le persone, come elemento costitutivo di sé stessi e del proprio benessere. Da qui parte una nuova sfida: abbiamo lanciato l’idea che anche le aziende possano farsi carico di percorsi specifici legati al tema del benessere familiare e della persona, interrogandosi su quanto il welfare oggi, nelle sue politiche, metta al centro il bambino e i suoi bisogni, in un contesto sociale in continuo cambiamento, dato da crisi economica, processi migratori, ecc…
Cosa vi spinge a lavorare con bimbi e famiglie?
In un bambino maltrattato spesso c’è il bisogno urgente di famiglia e di società, che proteggendolo, affrontino anche le proprie responsabilità e prendano a cuore il suo e il nostro futuro. Molti di noi sono stati fortunati: noi vogliamo restituire anche a questi bambini un’opportunità.
Info: www.cbm-milano.it – info@cbm-milano.it – 02 66201076.