“Milano è una città con i conti in regola, che sta ancora beneficiando dell’effetto Expo e che valorizza a pieno le Società partecipate”

Intervista a Mattia Stanzani, presidente della Commissione Bilancio a Palazzo Marino.
Abbiamo intervistato in esclusiva per “Zona Nove” Mattia Stanzani, Presidente della Commissione Bilancio a Palazzo Marino.
Il suo mandato volge al termine ed è quindi tempo di tirare le somme. Partiamo dalla sua carica di presidente della Commissione Bilancio: un compito non facile in un periodo di scarse risorse a disposizione degli Enti Locali.
È stata un grande sfida, quella che abbiamo iniziato cinque anni fa con Giuliano Pisapia, ognuno ha portato il proprio contributo in Comune e nelle Zone. A me è stato chiesto di presiedere la Commissione Bilancio in quanto era necessario avere una persona di esperienza politica, che avesse i piedi ben radicati nella realtà economica, avendo sempre abbinato il mio lavoro all’attività politica. Il compito assegnato è stato impegnativo, ma anche pieno di soddisfazioni nell’aver reso il più trasparente e partecipato possibile il Bilancio del Comune. Grandi insegnamenti li devo a chi, ben più illustre di me, mi ha consigliato nel capire il lavoro da svolgere: parlo del nostro compagno di zona 9 Roberto Camagni.
Qual è lo stato di salute dei conti di Milano dopo 5 anni di Giunta Pisapia?
Lo stato di salute viene indicato dai fatti. Oggi il Comune, a differenza degli anni di amministrazione di centro-destra, possiede tutte le proprie società partecipate (le ex Municipalizzate) che producono utili molto significativi. Durante un periodo in cui lo Stato e la Regione hanno fatto una serie di tagli agli Enti Locali, noi siamo riusciti a non intaccare il welfare ambrosiano e a non portare eccessivamente in alto la tassazione, che è utile ricordarlo, in Italia è alta, ma solo per chi le imposte le paga! Un esempio concreto ci viene dal rendiconto 2015. La Giunta ha approvato a fine marzo il Rendiconto di Bilancio 2015, che evidenzia un risultato straordinario: ben 114,3 milioni di euro a fronte dei 20 milioni del 2014 e della serie di risultati negativi degli anni precedenti. Un “attivo” dal quale discende un avanzo di 73 milioni di euro, ossia un vero e proprio “bonus” che potrà essere usato per dimezzare i dividendi straordinari messi a bilancio nel 2016. Ovviamente nel proseguo dell’anno potrà essere fatta un’ulteriore azione per giungere – come gli scorsi anni – al loro totale azzeramento. Il Rendiconto evidenzia anche un buon equilibrio strutturale del Bilancio del Comune, ossia basato su entrate ordinarie e raggiunto cancellando, in chiusura dell’esercizio, entrate di natura straordinaria come dividendi o oneri di urbanizzazione messi in fase di previsione, così come avvenuto nel 2013 e 2014. Il livello della spesa, al netto degli extra costi di Expo, si mantiene al livello dell’anno precedente.
Come ha operato la commissione da lei presieduta per migliorare ed equilibrare i Bilanci proposti nel corso degli anni dalla Giunta in carica?
Un esempio: abbiamo messo in funzione la M5, come Atm la stiamo gestendo e verificando (a carico dell’impresa esecutrice dell’opera) anche le anomalie riscontrate per esempio sul tratto Isola- Garibaldi, dovuta a una progettazione/realizzazione non ottimale (vedasi l’usura anomala dei binari in fase di transito tra le due stazioni). Un altro esempio concreto riguarda le insolvenze della refezione scolastica dove si vuole tutelare quelle incolpevoli, ma sanzionare quelle delle persone che hanno capacità economica. Le iscrizioni infatti a partire dall’anno scolastico 2015/2016 per gli utenti del primo anno delle scuole dell’infanzia del Comune sono solo online. Questo evita di avere anagrafiche non aggiornate e incomplete. Infine si stanno predisponendo strumenti che permettano all’utente di prepagare il servizio tenuto anche conto del ritardo nella bollettazione a cui l’amministrazione sta ponendo rimedio.
Quale impatto ha avuto Expo sulle finanze di Milano?
Expo è stata gestita al meglio nelle condizioni date. Non dobbiamo scordare che Letizia Moratti e Roberto Formigoni non hanno prodotto sul piano delle infrastrutture alcunché che riguardasse il sito Expo, mentre Giuliano Pisapia, con l’aiuto indispensabile di Giuseppe Sala, ha fatto si che Milano, agli occhi di tutto il mondo, abbia fatto una egregia figura. Molte imprese e molti commercianti hanno fatto buoni affari durante il periodo dell’esposizione e oggi, a più di sei mesi di distanza dalla chiusura, Milano risulta essere ancora molto attrattiva, non solo per i cittadini italiani, ma anche per i visitatori provenienti dall’estero.
Riguardo al suo ruolo di Consigliere Comunale com’è andata?
Grazie a “Zona Nove” ho la possibilità di rendicontare: da quando sono stato eletto in Consiglio comunale nel 2011, ho partecipato a 382 Consigli comunali (il 96,45% di quelli convocati) e ho presieduto più di duecento Commissioni Bilancio e Verifica e Controllo Società partecipate del Comune (di quest’ultima sono vicepresidente) dove sono stati analizzati i bilanci preventivi, consuntivi, assestamenti e variazioni di bilancio, nonché le parti relative alle cessioni di patrimonio. Ho proposto una pluralità di emendamenti, soprattutto relativi al Bilancio, e ho infine devoluto parte del compenso da consigliere al Pd.
Si ricandiderà per un secondo mandato?
Credo di aver fatto il mio dovere, con onestà, passione e dedizione. Non sono un professionista della politica, ma un appassionato della politica, avendo sempre continuato a lavorare, per essere sempre libero di dire, fare e votare nell’interesse della collettività. Se gli elettori, lo vorranno, sarò grato di poterli rappresentare ancora in Consiglio Comunale.