Pronto Soccorso: a buon punto i lavori decisi dal CdZ 9

“Meglio tardi che mai” recita un famosissimo adagio popolare. Frase calzante a pennello per quanto riguarda la modifica della viabilità in zona Pronto Soccorso dell’Ospedale di Niguarda. Siamo andati nel nostro straordinario archivio di redazione (vedi www.niguarda.eu) e abbiamo scoperto che la delibera di approvazione dei lavori era stata approvata dal CdZ 9 il 26 marzo 2015 e che gli stessi avrebbero dovuti essere completati prima dell’apertura di Expo 2015, ovvero entro il 1° maggio 2015. Con un anno di ritardo (non abbiamo chiesto al Comune i motivi perché non vorremmo sentirci citare la solita questione dell’italica burocrazia), il nuovo peduncolo, visibile nella foto pubblicata nella pagina, sta diventando realtà, anzi probabilmente quando leggerete l’articolo sarà già transitabile. Visto che quanto scritto oltre un anno fa è perfetto e attuale, pubblichiamo uno stralcio dell’articolo per rinfrescarci la memoria.
Il CdZ 9, nella seduta di giovedì 26 marzo, ha approvato la richiesta di modifica della viabilità in via Majorana così come richiesto ufficialmente da Marco Trivelli, direttore generale del nosocomio. La proposta avanzata si può realizzare con pochi soldi e in poco tempo, ovvero quello che ci separa dall’avvio di Expo 2015. Altre progettazioni, come ad esempio una grossa e funzionale rotonda davanti al Pronto Soccorso al posto del demenziale incrocio semaforizzato avrebbe richiesto molti soldi, una gara d’appalto e tempi di realizzazione incompatibili con le pressanti necessità. E allora vediamo questa proposta: si tratta di realizzare lungo via Ettore Majorana (il peduncolo di Gronda Nord che passa davanti al Pronto Soccorso) un “torna indietro”, da collocare a circa 100 metri a est dell’attuale incrocio semaforizzato, con caratteristiche analoghe al “torna indietro” già esistente a ovest dell’incrocio posto verso viale Enrico Fermi. Questa nuova bretella stradale si rende necessaria perché l’attuale impianto semaforico, per l’eccesiva quantità di veicoli che lo impegnano nella svolta, crea rallentamenti e code, intralciando i mezzi di soccorso che devono accedere alla struttura sanitaria. Con quanto proposto si punta a dividere i flussi di traffico da e per l’ospedale, mantenendo la svolta al semaforo per i soli mezzi di soccorso e i veicoli autorizzati, imponendo a tutti gli altri l’utilizzo dei due torna indietro (quello già esistente e quello proposto).