Università Bicocca: Un gruppo di ricerca con il Politecnico per salvaguardare l’Ultima Cena di Leonardo

Le Direzioni del Polo Museale della Lombardia e del Museo del Cenacolo Vinciano hanno avviato una serie di attività congiunte di studio, ricerca scientifica e tecnologica finalizzate a un miglioramento delle condizioni conservative dell’opera leonardesca, attraverso l’inserimento di una seconda e, successivamente, di una terza unità di trattamento dell’aria. L’obiettivo atteso è duplice: migliorare le condizioni all’interno del Refettorio – dove è conservata L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci – garantendo anche un trattamento dell’aria specifico di tutti gli spazi che costituiscono il compendio museale; garantire la presenta di un sistema di emergenza in caso di particolari condizioni di inquinamento atmosferico o di guasto o mal funzionamento ai dispositivi attualmente in essere. Il perfezionamento degli studi e delle dotazioni tecnologiche produrrebbe effetti benefici non solo sulla conservazione dell’opera, ma anche per il miglioramento della sua fruizione pubblica. Oltre al Politecnico di Milano e all’Università Bicocca, partecipa alle attività di ricerca anche la City University di Hong Kong per il controllo e lo studio delle relazioni tra condizioni indoor e outdoor, per il controllo della qualità dell’aria, con particolare riguardo ai gas inquinanti.
• Il progetto Bicocca I ricercatori del Laboratorio di Chimica dell’Ambiente e dei Beni culturali dell’Università, coordinati dal professor Ezio Bolzacchini, effettueranno l’indagine del particolato atmosferico sia all’interno sia all’esterno del Refettorio. Bolzacchini e i suoi collaboratori (Luca Ferrero, Maria Grazia Perrone, Giorgia Sangiorgi, Marco Casati e Cristiana Rizzi) si concentreranno su sei punti chiave: concorrere a definire il condizionamento ideale per il Museo del Cenacolo; monitorare le nanoparticelle all’interno del Museo e del Refettorio; monitorare la presenza di nerofumo al fine di conoscere eventuali processi di annerimento; eseguire l’analisi delle polveri deposte sulla superficie pittorica; studio in laboratorio delle tipologie di interazioni tra nanoparticelle e pellicola pittorica in differenti condizioni termodinamiche e in relazione alle proprietà delle particelle depositate; studio di strumenti per la rimozione del particolato atmosferico.
• Il progetto Polimi La convenzione con il Politecnico di Milano è estesa a tutto l’Ateneo e consentirà di attivare le competenze nei settori disciplinari dell’ingegneria, dell’architettura del design. In particolare il gruppo di ricerca coordinato dal professor Cesare Joppolo, docente di Fisica Tecnica Ambientale, si occuperà dei sistemi per il controllo delle condizioni microclimatiche e di qualità dell’aria nel percorso espositivo e, in particolare nel Refettorio, che sarà trasformato in una sorta di grande teca. Una decina di anni fa, lo stesso gruppo di ricerca studiò e curò la realizzazione del sistema per il controllo dell’umidità e dei contaminanti nella teca che al Louvre ospita la Monna Lisa di Leonardo. Il gruppo di ricerca coordinato dal professor Federico Bucci, docente di Storia dell’Architettura contemporanea, si occuperà invece dello studio del nuovo allestimento del “Museo del Cenacolo” in relazione sia alla percezione e alla comprensione dell’opera (dagli aspetti della comunicazione del contesto storico-artistico, fino allo studio dei rapporti tra luce e spazio), sia a una riorganizzazione del percorso di visita. “Questa importante duplice intesa con gli atenei milanesi – afferma Stefano L’Occaso, direttore del Polo Museale Regionale della Lombardia – va a consolidare il rapporto tra il Museo del Cenacolo Vinciano, ove si conserva la celeberrima quanto fragile Ultima Cena di Leonardo, e il mondo della ricerca. La regia della complessa operazione spetterà alla direttrice del Museo, Chiara Rostagno”. “È la prima volta – dice Cristina Messa, rettore dell’Università Bicocca – che si attiva una collaborazione concreta tra università e sistema museale in Lombardia. L’Ultima Cena è uno dei simboli mondiali di Milano e siamo orgogliosi di contribuire con le nostre conoscenze scientifiche a migliorarne la conservazione e la fruibilità”. “Siamo orgogliosi di mettere le nostre competenze scientifiche e tecnologiche a servizio di una delle opere rinascimentali più amate al mondo, l’Ultima Cena, contribuendo a rendere Milano sempre più attrattiva e competitiva, anche da un punto di vista turistico e culturale”. afferma Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano.
I ricercatori di Bicocca e Politecnico che saranno impegnati al Museo del Cenacolo Vinciano, con i rettori e il responsabili del Polo Museale Lombardo. Da sinistra, Marco Casati, dottorando in Chimica dell’Università di Milano-Bicocca, Fabio Aramini, fisico presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e Restauro, Lorenza Dall’Aglio, Stefano L’Occaso, direttore del Polo Museale Lombardo, Chiara Rostagno, direttrice del Museo del Cenacolo Vinciano, il professor Cesare Joppolo, responsabile del progetto di ricerca del Politecnico, Giovanni Azzone, rettore del Politecnico, Cristina Messa, rettore dell’Università Bicocca, Ezio Bolzacchini, responsabile del progetto Bicocca, Federico Bucci, docente di Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico, e Luca Ferrero, assegnista di ricerca in chimica dell’ambiente e dei beni culturali della Bicocca.