Vera Paganin, danzando da Niguarda a New York

Ha iniziato a danzare molto giovane, alla scuola Danza&Movimento e ha frequentato la scuola del Centro Studi Coreografici del Teatro Carcano, in cui si è diplomata nel 2012 e dove ha avuto l’opportunità di conoscere, rimanendone affascinata, la tecnica Graham di danza contemporanea. Martha Graham, una delle più grandi ballerine nordamericane, è considerata la madre della danza moderna con una tecnica e una scuola, a New York, famosa nel mondo. Oggi, a 23 anni, Vera Paganin vive, studia e lavora a New York da 3 anni.
Cosa ti ha colpito della tecnica Graham?
La sua drammaticità scenica e quindi la profonda connessione tra il danzatore e le emozioni. È una tecnica che utilizza il corpo come uno strumento flessibile, modellandolo e disciplinandolo per esprimere le esigenze dello spirito. Richiede quindi un grande controllo della postura, una camminata più armoniosa e una percezione più completa del corpo. Non dimenticherò mai il primo balletto di repertorio a cui ho assistito, si chiama Diversion of Angels. Mi ha catturato talmente tanto da farmi decidere di proseguire il mio percorso studiando questa tecnica con la guida di Elena Albano, la Maestra che considero anche il mio mentore. Da quel momento non mi sono mai tirata indietro quando ho avuto l’occasione di partecipare a workshops con insegnanti e ex ballerini della Martha Graham Dance Company.
Come ricordi i tuoi primi passi a Milano, prima di entrare alla scuola del Teatro Carcano?
Ho iniziato all’età di 3 anni a Danza&Movimento, in zona Affori, sotto la direzione di Cristina Belloni. La mia prima maestra è stata Valeria Pala, la quale mi ha trasmesso tanta gioia e passione. A 10 anni ho cominciato a seguire i corsi più avanzati con Cristina Belloni, che mi ha guidato nei primi passi sulle punte e mi ha incoraggiata a proseguire. Ho fatto l’audizione al Centro Studi Coreografici del Teatro Carcano nel 2004 e sono stata accettata nei corsi professionali. L’anno dopo sono passata direttamente ai corsi avanzati sotto l’insegnamento di Margarita Smirnova, una delle migliori insegnanti di balletto classico, e nel 2012 ho conseguito il diploma Afpa (Alta Formazione Professioni Artistiche). Mi piacevano le ore in sala, ma il teatro e il palcoscenico erano sicuramente i miei luoghi preferiti. Ricordo con emozione quando il mio maestro di italiano alle scuole elementari, Giuseppe Pontremoli, mi fece improvvisare una danza sulle note di una marcia nuziale durante lo spettacolo di fine anno in prima elementare. Giuseppe ha esercitato una parte fondamentale nella mia educazione, facendomi amare tutte le forme di arte, e soprattutto la danza e la musica.
Quando hai deciso di andare a New York?
Quando stavo per concludere il percorso al Teatro Carcano ho deciso di provare a costruirmi le basi per andare a New York a studiare, e magari riuscire a essere accettata in Graham 2, la compagnia dei giovani. Ero consapevole che fosse un obiettivo molto difficile da raggiungere, ma ero molto motivata. A febbraio del 2012 ho partecipato a Danza in Fiera, un importante evento che si tiene ogni anno a Firenze, dove si possono fare audizioni per molte scuole e summer programs provenienti da tutta Italia e Europa. Una di quelle che mi aveva incuriosito era quella per la Henny Jurriens Stichting di Amsterdam, che offriva vari workshops e classi con insegnanti anche dagli Stati Uniti. Dopo questa lezione mi è stata offerta una borsa di studio per fare gratuitamente tutte le classi del programma per il mese di luglio, dove erano previste lezioni e un workshop con Miki Orihara, una nota ballerina Graham. Ad Amsterdam ho vissuto una esperienza molto bella, ho amato tutte le lezioni a cui ho partecipato ma la settimana in cui ho fatto tecnica e repertorio Graham con Miki Orihara rimane uno dei momenti in cui ho imparato di più. Alla fine del mese ho ricevuto un’altra grande sorpresa: una borsa di studio per la Martha Graham School of Contemporary Dance, a New York. Il mio sogno si era avverato.
Come è stata vissuta in famiglia questa scelta?
I miei genitori mi hanno sempre sostenuta e incoraggiata, senza mai forzarmi nelle mie scelte. Così è stato dopo questa grande notizia, mamma e papà hanno pensato che fare un’esperienza a New York avrebbe potuto aprirmi tante porte, e poi era la prova che stavo andando nella direzione giusta. Ho potuto condividere la gioia anche con i miei amici, i quali sapevano che New York era uno dei miei obiettivi.
Quale è stato il tuo percorso in America?
Sono arrivata a New York nel gennaio 2013 e dopo due mesi ho partecipato all’Italian International Dance Festival, ballando un duetto coreografato dalla mia insegnante Elena Albano. Subito dopo mi è stato offerto un posto come apprendista nella Graham 2. A settembre sono diventata Full Member, cioè membro a pieno titolo, della Compagnia Graham 2, dove sono rimasta fino a giugno 2015. Durante questi due anni ho imparato moltissimo, non solo come tecnica e repertorio, ma anche su come lavorare come danzatrice in modo professionale. Graham 2 si è esibita in moltissime scuole nella città di New York e nel New Jersey. Ho così avuto la possibilità di arricchire notevolmente il mio repertorio. Dall’estate 2015 faccio parte di una compagnia chiamata Alison Cook Beatty Dance e con loro mi sono esibita in vari teatri a New York, nel New Jersey e nel Connecticut.
Come vivi a New York? È stato difficile adattarsi ai suoi ritmi.
Attualmente vivo in un appartamento a Brooklyn con due musicisti che sono anche dei buoni amici. New York è un ambiente molto internazionale e di ampie vedute, è un continuo scambio di idee ed esperienze anche con chi non conosci affatto. Sicuramente ci sono tantissimi italiani, ma ho sempre fatto in modo di parlare più inglese possibile. Questa città è una meta invitante e così ogni tanto vengono a trovarmi le mie amiche dall’Italia, a cui sono sempre felice di mostrare e condividere la vera sostanza della grande metropoli. Non posso nascondere che è anche faticosa e costosa, ma se si è qui per un motivo ne vale la pena!
Cosa ti aspetti nei prossimi anni?
L’ultimo anno ho seguito un corso di insegnamento e, poco dopo aver ottenuto il diploma, mi è stato chiesto di insegnare al corso estivo dei ragazzi (chiamato Teen@Graham) di età compresa tra i 13 e i 17 anni. A ottobre una delle mie insegnanti, nonché una delle mie danzatrici preferite, mi ha chiesto di sostituirla nelle lezioni di Graham alla Talent Unlimited High School, ed oggi faccio parte del corpo insegnanti. Insegno anche in un’altra scuola del New Jersey, la Petrov’s Academy, e in una scuola del Bronx, con cui la Graham School collabora. Oltre all’insegnamento nei prossimi mesi ho in programma diverse esibizioni con Alison Cook Beatty Dance e farò anche parte di uno spettacolo con danza, circo e musica dal vivo. Il mio obiettivo ampliare il numero di spettacoli e progetti con coreografi, e continuare e rendere il mio insegnamento un ponte tra la Danza Moderna e la prossima generazione.