“Alterità”, ovvero la mostra di Nadia Torchia alla Bicocca

È una delle sue opere a dare il titolo a tutta la mostra: è un piccolo quadro di 24 x 18 cm, a tecnica mista, s’intitola “Alterità”, mostra uno sfavillio di colori brillanti su fondo giallo splendente e suscita emozioni, come uno specchio che riflette i pensieri di chi lo guarda.

È stata inaugurata il 7 maggio scorso la mostra di Nadia Torchia, presso la Sala Bina del Centro Culturale di Viale Suzzani 273, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico. Nata a Milano, diploma conseguito col massimo dei voti presso la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco di Milano, diverse mostre all’attivo in Lombardia, già vincitrice del primo premio al Concorso “La donna nel mito” con l’Opera “Triplice Dea”, Nadia Torchia ha presentato la sua personale mostrando più di 30 opere a tecnica mista. Alcune raffigurano fiori, volti, paesaggi, ma molto spesso semplicemente anche quelli che lei chiama “mostri”, segni di colore e ombre che riempiono lo spazio, trasmettendo passione e, forza, gioia e inquietudine. Impasti di luce e colori quasi a 3 dimensioni, eseguiti non solo a colpi di pennello, ma a volte anche con rilievi spatolati, intrecci di forte spessore per esprimere una poesia e un’armonia che affascinano, che colpiscono, emozionano.

È già il titolo della mostra a darci la percezione del pensiero di Nadia, perché “Alterità” definisce proprio l’opposto di identità, cioè ciò che non è soggettività, e quindi il mondo esterno, la diversità rispetto a quanto è considerato come tradizionale. L’artista nelle sue opere non ha paura a mostrarci l’altro, il diverso, ma vuole anche farci sentire l’emozione di sentirci noi stessi, perché ognuno riesce a percepire spunti e rilievi propri nell’osservazione dei suoi quadri. E così, vicino a lavori di un’infinita leggerezza e candore, a tratteggi dolci, possiamo trovare opere dalle tinte più cupe, ricche di ombra e pennellate rabbiose, ma è sempre la passione e l’armonia a farci godere l’emozione dei suoi tratti, che non mancano mai di luce, forza, energia, e ci rimanda a una pittura autentica, tumultuosa, per nulla timorosa di esprimere i propri sentimenti.

Qual è lo spunto che ti sprona a iniziare un’opera?

Da che cosa ti lasci ispirare? Il processo creativo non si spiega si fa. Non saprei dire altrimenti. So che comincio a preparare la tavolozza e già il solo entrare in contatto visivo con i colori mi emoziona, poi accade tutto per magia. Il dialogo tra la mia mente, la mano, la tavolozza, la tela diventa tutt’uno.

Progetti futuri?

Ho un progetto che mi spaventa e mi elettrizza al tempo stesso. A breve aprirò il mio studio di pittura proprio qui, nella mia zona. Sarà un luogo aperto alla cultura, alla pittura, allo stare insieme. Un luogo in cui idee, arte, chiacchiere e un bicchiere di buon vino non dovranno mai mancare. Un luogo ove tutti saranno i benvenuti.

Info: www.facebook.com/nadia.torchia.