Carla Lastoria, una mostra e il romanzo del Pescatore della Neve

Il 13 maggio scorso, all’Artis Cafè di Via Adriatico 10, si è svolto un evento piuttosto originale: una mostra pittorica insieme alla presentazione di un libro. Tutto è partito da Carla Lastoria che, in effetti, come dice il suo nome, una storia aveva davvero da raccontarla: è “Il pescatore della neve”, romanzo edito da “Albatros Edizioni”, già 10 anni fa, ora giunto alla sua seconda edizione, festeggiata in questa occasione con un grande successo di pubblico, e una mostra pittorica con opere realizzate dalla stessa scrittrice e aventi per tema proprio il romanzo stesso, in tanti momenti particolari. L’incontro è stato presentato dalla pittrice Stefania Favaro, che ha raccontato di avere conosciuto la scrittrice in occasione dei suoi corsi di pittura presso lo “Spazio Culturale MY G” di Via da Filicaia 4, e di averle suggerito di illustrare il suo romanzo. La graziosa ed elegante serie di grafiche esposte è realizzata con tecniche miste a china, matita e acquerello.

All’incontro, oltre all’autrice, hanno partecipato anche Stefano Cusumano e Lucia De Cristofaro, quest’ultima scrittrice e presidente della casa editrice “Albatros Edizioni”, che ha pubblicato il libro nel 2006 a seguito della partecipazione di Carla Lastoria, allora trentenne, a un concorso letterario per giovani autori che offriva come premio, appunto, la pubblicazione del romanzo. Stefano Cusumano, responsabile editoriale del periodico “Il Dono”, in Carla ha notato subito l’originalità della narrazione e delle descrizioni e ha fatto un piccolo quadro descrittivo dell’opera spiegando che la storia, raccontata in prima persona, si svolge a Parigi alla fine degli anni ‘40, intorno a Montmartre, ritrovo di giovani artisti, dove si incontrano, sotto una grande nevicata, Kurt e Lou: lui è un giovane pittore, spirito errante, lei una ragazzina di 14 anni che vedrà in lui il suo maestro di vita. È l’incontro tra due purezze. Intanto la neve copre e nasconde, in un gioco che invita ad andare oltre, lasciarsi il passato alle spalle, senza cancellarlo, per guardare al futuro. Qui si intersecano stili di vita, personaggi e personalità: microstorie che si sviluppano nella macrostoria del dopo guerra di Parigi. Il libro è ricco di momenti di riflessione o addirittura di meditazione, che aiutano a capire noi stessi e ad inseguire le proprie passioni.

Carla Lastoria è intervenuta spiegando di aver iniziato la stesura dei primi tre capitoli del romanzo a circa 20 anni, in occasione di una sua visita a Montmartre, che l’ha completamente affascinata, e di aver ricominciato a scrivere la storia dopo alcuni anni, e dopo un’altra visita a Parigi, ispirandosi anche alla vita dei suoi nonni, a cui è dedicato il libro, uno dei quali è rimasto disperso in guerra: “Per scrivere aspetto l’ispirazione e dopo la storia arriva giù di getto, tutta in un momento!”, ci ha detto.