Indovino: “Perché ho perso e come farò opposizione”

Stefano Indovino, candidato per il centrosinistra, ha perso per circa 1300 voti la presidenza del Municipio 9, che è stata invece conquistata da Giuseppe Antonio Lardieri, candidato del centrodestra.
Un primo commento a caldo sull’esito elettorale?
Sono dispiaciuto per l’esito di queste elezioni. Ritengo che sia io il primo a dover capire se e dove ho sbagliato. Forse per qualcuno era inaspettato, noi sapevamo che sarebbe stata una partita complicata per diverse ragioni, prima fra tutte il fatto che il centrosinistra si è presentato separato e che la soglia del 40% nei Municipi premia le coalizioni che si presentano unite al primo turno. Nel 2011 fu il centrosinistra, oggi è il centrodestra.
Cosa non ha funzionato, sempre che ci sia qualcosa da recriminare, nella campagna elettorale o nel programma? Oppure semplicemente i cittadini, dopo 10 anni di governo di centrosinistra, hanno scelto il cambiamento?
Io penso che paghiamo l’inerzia di questi cinque anni, in cui spesso le richieste che con forza arrivavano dal Consiglio di Zona sono rimaste inascoltate a Palazzo Marino. Mi pare che i quartieri in cui paghiamo di più sono quelli in cui si è fatta sentire meno la presenza del Comune di Milano, come la Bovisasca, Comasina, Bruzzano, oltre a Niguarda, dove fra l’area di Villa Trotti e la situazione di via Ornato non siamo stati in grado di garantire risposte all’altezza. Penso siano queste le cose su cui i cittadini misurano la qualità del governo di una città. Non ho recriminazioni sul nostro programma, che ritengo tutt’ora essere ottimo e costruito armoniosamente con la coalizione, coniugando visione e concretezza.
Questo è il primo mandato dopo l’entrata in vigore della riforma del Decentramento che ha portato alla nascita dei Municipi. Per chi siede all’opposizione ci sarà bisogno di un periodo di rodaggio per capire come rapportarsi con gli Assessori Municipali, i Presidenti di Commissione e, in parte, anche con l’Amministrazione centrale. Come pensa di approcciarsi a questa inedita veste di “controllore”?
Vedremo quali saranno le prime mosse di chi ha la responsabilità di governare il nostro Municipio. Penso che il nostro dovere sia quello di garantire una presenza costante nei quartieri e in aula, garantendo un’opposizione costruttiva e allo stesso tempo inflessibile, rappresentando le istanze dei nostri elettori e sollecitando interventi e proposte qualora non dovessero arrivare.
Quali temi del programma elettorale della coalizione che l’ha sostenuta sono per lei fondamentali e sui quali si impegnerà per far si che vengano discussi e possibilmente fatti propri dal Municipio 9?
La partecipazione dei cittadini nelle istituzioni deve essere centrale se vogliamo che i Municipi funzionino. Presenteremo una nostra proposta di regolamento per l’istituzione dei comitati di quartiere che speriamo possa essere discussa, così come speriamo continuino i percorsi partecipati sui temi che riguardano le trasformazioni urbanistiche. E poi lavoreremo affinché si concretizzino quelle cabine di regia quartiere per quartiere che avremmo voluto istituire per programmare interventi ed eventi in ogni quartiere.