L’arte di strada ha trasformato i nostri quartieri in un museo all’aperto

Per anni le amministrazioni comunali hanno coltivato, e trasmesso, l’immagine di una periferia, quale è zona 9, poco importante e non meritevole di attenzione. La “rivoluzione”, o “trasformazione di identità”, è partita con la giunta Pisapia che ha cercato di riqualificare le periferie in modo semplice e colorato portando l’arte ai loro abitanti anziché obbligarli a goderne recandosi nelle zone centrali. Arte gratuita e arte per tutti, questa è l’arte di strada, da non confondersi mai con il “graffitismo” che spesso sconfina nel vandalismo. Il nostro giornale da sempre è interessato a questa espressione artistica che giorno dopo giorno ci regala nuove opere e ha ritenuto importante radunare le immagini, tra le più significative, pubblicate nel corso di questi ultimi anni. Questa espressione artistica è ormai diventata così importante da spingere alcune agenzie turistiche in varie città (al momento siamo a conoscenza di Milano, Bologna, Torino, Roma, Palermo, Genova e Napoli) a effettuare tour turistici nelle zone ove si trovano opere “di strada”. A Milano, per il momento, i tour si limitano al quartiere dell’Isola con giri turistici della durata di 90 minuti. Non possiamo escludere, anzi auspichiamo, che dato il numero importante di opere create alla Bicocca, Niguarda e Prato Centenaro i tour possano toccare, in futuro, anche questi quartieri.
(foto di Clara Amodeo, Franco Bertoli, Beatrice Corà e Roberto Lana)