Nelle Navate di Hangar Bicocca la mostra-luna Park di Carsten Höller

È dagli anni Novanta che un gruppo di artisti crea opere che coinvolgono attivamente il pubblico rendendolo parte dell’opera stessa; tra questi Carsten Höller, artista belga tra i più quotati a livello internazionale.

Nato nel 1961 a Bruxelles da genitori tedeschi, attualmente vive tra Stoccolma e il Ghana. Laureato in fitopatologia e specializzato in ecologia chimica, a partire dai primi anni Novanta si dedica completamente all’arte.

Fino al 31 luglio Höller è presente all’Hangar Bicocca con “Doubt” (Il Dubbio) una mostra di luci, video, fotografie e venti installazioni di grandi dimensioni che invitano alla partecipazione sensoriale dei visitatori. Già all’entrata il primo dubbio: scegliere tra due percorsi distinti da due colori diversi, il verde e il giallo. Attraverso l’installazione Y, un corridoio biforcato, una spirale luminosa ricca di luci intermittenti, si entra nel buio totale di un tunnel nel quale vengono meno al visitatore le coordinate spazio-temporali. All’uscita eccoci immersi nel mondo fantastico e ludico di Carsten Höller: ora possiamo infilare la testa in un acquario, sperimentare la sensazione del volo, far girare funghi giganti velenosi, salire su una giostra e vedere il mondo capovolto attraverso occhiali particolari, o addirittura trascorrere un’intera notte sull’opera “Two Roaming Beds”, formata da due letti singoli radiocomandati che si muovono lentamente ma in modo costante nello spazio espositivo del Cubo.

E così, solo con l’intervento del visitatore, si completano e acquistano senso le opere che l’artista considera altrimenti “incompiute”, mettendo in discussione l’idea di oggetto artistico statico e immutabile.

Le installazioni vivaci e colorate, le luci abbaglianti, i ritmi incalzanti dei video “Fara Fara”, tutto richiama l’atmosfera gioiosa e straniante dei luna park. Si concretizzano in questo modo le riflessioni di Höller sulla funzione culturale e sociale degli spazi espositivi nel nostro secolo, sull’arte intesa come “intrattenimento” e sul concetto di divertimento, forza dominante della vita.

È proprio da queste considerazioni che nasce nel 2000 uno dei progetti più famosi dell’artista, uno scivolo montato per Miuccia Prada nei suoi uffici di Milano e in seguito quello più spettacolare costruito per la Turbine Hall della Tate Modern di Londra. Ma non finisce qui. Ancora a Londra, infatti, il prossimo 24 giugno sarà visibile progettato da Höller “The Slide”, lo scivolo più alto del mondo, ben 178 metri.

Alla mostra sono legate attività creative pensate per i bambini e varie iniziative. Tra queste ultime vale la pena di segnalare il “Fara Fara Summer Festival”, un originale esperimento musicale che si svolgerà il 14 e il 15 luglio dalle 21 all’1 di notte e che vedrà due gruppi congolesi e due italiani, situati in palchi lontani l’uno dall’altro negli spazi esterni dell’Hangar, esibirsi contemporaneamente per attrarre il maggior numero di spettatori possibile.

Info: 02.66111573 o info@hangarbicocca.org.