Villa Lonati: il museo delle piante, della frutta e dei fiori

Prendete una tipica cascina lombarda a corte del 1400, metteteci dentro un edificio polifunzionale di circa 300 mq rivestito di verde, aggiungete un percorso d’acqua con punti di osservazione per flora e fauna, un frutteto con 27 specie fruttifere e un labirinto di cereali che ospita circa 7.500 piante di varietà originarie e rare. Avrete così ottenuto il bel Museo Botanico di via Margaria, inaugurato nell’ottobre 2015 e dedicato alla fondatrice della prima scuola di agraria femminile Aurelia Josz.

Qui, nelle giornate di 7 e 8 maggio, con replica al 14 e 15, si è tenuto l’evento “Comunemente Verde”, un programma ricco di attività per aprire le porte di serre e giardini di Villa Lonati a grandi e piccini. Molto apprezzata è stata la caccia al tesoro (botanico, ovviamente) “I Cacciatori di Piante”: indovinelli, anagrammi e giochi di parole alla ricerca di piante che nascondono la chiave per trovare un tesoro. Con un tocco di mistero, perché a partecipare è stato anche il leggendario fantasma di Villa. Molto apprezzato è stato il gioco del memory, a cura di AmbienteAcqua Onlus, con la mostra sui temi della cucina vegetale (erbe, ortaggi, frutti e fiori) e dei medicamenti a base di erbe e fiori: un modo per scoprire quante ricette gustose si possano cucinare con fiori, erbe e radici presenti nei campi e le molteplici virtù terapeutiche di fiori provenienti da prati e boschi. Un gioco per bambini con molti spunti interessanti anche per i loro genitori.

Non sono poi naturalmente mancati i laboratori didattici sull’acqua alla scoperta della zona umida realizzata all’esterno del museo botanico didattico con tanto di analisi chimiche e fisiche dell’acqua, prelievi fatti con retini dei piccoli abitanti acquatici e osservazione di campioni al microscopio. E poi la mostra- scambio di piante e semi a cura dell’associazione A.Di.P.A. (Associazione per la Diffusione di Piante tra Amatori), il percorso “Viaggio al centro della biovarietà botanica” per conoscere l’’equilibrio naturale e la conservazione della biodiversità a cura dei docenti ed allievi del corso “Operatore del Verde” – Settore Lavoro e Formazione.

Molti i laboratori: “cavalé, murôm, galeta e gücc” sulla bachicoltura, “Capelli d’era” per realizzare pupazzi utilizzando segatura, semi e collant, quello dedicato alla creazione di sacchetti aromatici e “Timbri con tuberi e radici” per realizzare lettere d’alfabeto, forme geometriche, disegni con patate, carote e altri tuberi e radici.

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