Finalmente una legge che garantisce un futuro ai disabili gravi dopo la scomparsa dei genitori

Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd)
Ci sono leggi importanti che regolano l’economia, definiscono regole, strategie, garantiscono e ampliano i diritti civili. Ci sono riforme importanti che produrranno risultati nel tempo come quella sulla pubblica amministrazione o il terzo settore. Ci sono scelte fatte in questi anni che già hanno prodotto i primi, parziali, effetti, come la riforma del lavoro o quella sull’emergenza abitativa, o le leggi anticorruzione o quella sull’omicidio stradale. Ma ci sono leggi come quella sul “dopo di noi” che hanno una valenza in più, perché intervengono sulla vita delle persone più deboli, danno un aiuto concreto alle loro famiglie, ma soprattutto danno loro serenità, fiducia nel futuro. Ci sono leggi come questa, recentemente approvata dalle Camere, che possono cambiare concretamente in meglio la vita delle persone che più hanno bisogno e queste sono le leggi che danno più soddisfazione a chi le approva. Chiunque conosca una famiglia in cui vivono persone con disabilità gravi e non autosufficienti sa quanto i genitori e i parenti di quei ragazzi siano angosciati per il futuro dei loro figli o fratelli, quando non ci saranno più. Oggi la legge, fortemente voluta da Governo e Parlamento su sollecitazione di tante famiglie, finalmente garantisce soluzioni proprio per i disabili gravi che non possono vivere in autonomia dopo la scomparsa dei genitori.
Lo scopo della legge approvata è quello di garantire benessere, autonomia e inclusione sociale alle persone con disabilità. In questo senso si garantiscono loro assistenza e protezione quando sono prive del sostegno familiare. Le misure sostengono un progetto individuale definito coi soggetti interessati, nel rispetto della volontà dei disabili e delle loro famiglie, prevedendo la progressiva presa in carico della persona mentre ancora i genitori sono in vita, riconoscendo così il fatto che non siano solo i genitori ad avere la responsabilità dell’assistenza.
La norma prevede tre interventi di sostegno economico e una chiara scelta che riguarda le responsabilità istituzionali.
• Sono previste agevolazioni fiscali per garantire che il patrimonio dei genitori e tutte le risorse che intendono lasciare per il futuro del figlio disabile vengano preservati. In particolare vengono tolte le tasse di successione e di donazione per il patrimonio e gli immobili dati ai fondi speciali, ai vincoli di destinazione ed ai trust destinati ai disabili gravi. A ciò si aggiungono l’introduzione di nuovi parametri, più alti, per la deducibilità delle erogazioni liberali e delle donazioni effettuate dai privati nei confronti dei trust. È prevista la possibilità per i Comuni di introdurre aliquote più basse per le imposte comunali sugli immobili.
• Si è stabilita la deducibilità delle spese sostenute per le polizze assicurative per la tutela delle persone con disabilità grave, con la possibilità di detrarre fino a 750 euro dai premi versati per il rischio morte.
• Con la legge di stabilità 2016 è stato istituito il “fondo per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive del sostegno famigliare”. La dotazione per questo fondo è di 90 milioni per quest’anno, 38 per il 2017 e 56 per il 2018 e gli anni successivi. Il fondo, che sarà gestito dalle Regioni, prevede quattro tipologie di intervento: 1) finanziare programmi volti alla deistituzionalizzazione supportando la domiciliarità in abitazioni che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa famigliare e utilizzino le nuove tecnologie per impedire l’isolamento delle persone disabili. 2) sostenere interventi temporanei di permanenza in soluzioni abitative extrafamiliari in caso di emergenze e col consenso del disabile e dei genitori o del tutore. 3) favorire soluzioni abitative innovative sia di tipo familiare, che di co-housing, sostenendo l’acquisto, la ristrutturazione e la messa in opera di impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi. 4) lo sviluppo di programmi di accrescimento della consapevolezza di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia.
Infine la nuova legge stabilisce che sono le Regioni a dover garantire l’assistenza sanitaria e sociale ai disabili gravi.