Il fioretto di Zorro: un assalto al Parco

zorroNuovoSei comuni in consorzio (Milano compresa), ambientalisti, tecnici, funzionari, una marea di volontari amanti della natura e milioni di visitatori entusiasti ci hanno messo 40 anni per creare dal nulla, o peggio da un terreno a rischio avanzato di cementificazione, il Parco Nord, che tutti noi chiamiamo affettuosamente il “nostro polmone verde”. Un’impresa di cui essere orgogliosi. Eppure possono bastare pochi mesi per rovinare tutto, per intaccare profondamente questo insostituibile patrimonio verde. Sembra che infatti ci sia in corso un assalto al Parco Nord. Prima la vasca di laminazione del Seveso, che in molti denunciano come una fogna a cielo aperto, distruttiva della flora e della fauna del parco e pericolosa per la salute della popolazione che vi abita attorno. Ma sembra che il progetto vada avanti a testa bassa, E ora il possibile colpo di grazia con l’improvvisa e inspiegabile decisione di fare del piccolo scalo di Bresso un aeroporto commerciale a traffico intenso con le conseguenze di inquinamento e di insicurezza che si possono immaginare. Meno male che, dopo il sindaco di Bresso che si oppone , anche il presidente del Consorzio Parco Nord, Giuseppe Manni, prende posizione: “L’aeroporto commerciale a Bresso è incompatibile con gli ecosistemi del Parco. Nel 2007 è stata sottoscritta un’intesa che metteva fine a un lungo conflitto sulla incompatibilità dell’aeroporto con il nostro parco. Ora questo accordo è stato violato unilateralmente.”