1 agosto, viale Sarca, asilo nido privato “BabyWorld”, violenze su bambini dai due mesi ai tre anni: due arresti in flagranza di reato, il titolare e la coordinatrice dell’asilo

I carabinieri hanno arrestato i due titolari, italiani e incensurati, dell’asilo nido “BabyWorld”: le indagini hanno portato alla luce gli episodi ai danni dei piccoli: spintoni, schiaffi, strattonate, insulti, tirate d’orecchi, imboccamenti forzati, addirittura un morso sul collo vicino all’orecchio. Alcuni sarebbero stati legati con cinghie alle sedie, altri rinchiusi al buio in uno stanzino. Ecco che cosa hanno scritto del raccapricciante episodio “Repubblica”, “Corriere della Sera”, “Giorno” e “Huffington Post”.
- Repubblica: “Schiaffi, spintoni, insulti, bambini chiusi al buio in stanzini. Ma anche un morso rilevato in ospedale. I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno arrestato la coordinatrice di un asilo nido del quartiere Bicocca, il Baby World di viale Sarca. I carabinieri ritengono Milena Ceres, 34 anni, responsabile di una serie di maltrattamenti su bambini da due mesi a due anni, percosse e lesioni personali. L’arresto è avvenuto in flagranza, perché da mesi i militari avevano avviato un’attività di videosorveglianza e hanno assistito in diretta a un episodio di violenza. Insieme a lei è finito in manette anche il titolare della struttura, Enrico Piroddi, 35 anni. Il gip Stefania Pepe ha convalidato il provvedimento e disposto i domiciliari per la donna, mentre il 35enne è stato rimesso in libertà con interdizione allo svolgimento dell’attività per 12 mesi. Gli episodi contestati sono 25. Si sta valutando la posizione di altre due maestre dell’asilo che al momento sono indagate.
Le violenze. Tutto è nato dalla denuncia di due ex educatrici della struttura (asilo nido privato Baby World) che è stata recentemente accreditata dal Comune di Milano. Le due hanno riferito una serie di fatti di cui sono state testimoni. A quel punto sono partite le indagini con le telecamere nascoste. I carabinieri fanno resoconto di ciò che hanno filmato ed elencano: bimbi più volte legati con cinghie alle sedie. In un caso è stato refertato in ospedale anche un morso umano. Ma, a parte le lesioni personali, i bambini sarebbero stati oggetto di insulti, urla, imboccamenti forzati e sarebbero stati rinchiusi varie volte in uno stanzino buio dove sarebbero stati trattenuti a lungo nonostante urla e pianti disperati. Nella struttura ci sarebbe stato anche un clima di assoluta omertà e gli arrestati avrebbero più volte mentito ai genitori per giustificare la presenza di lesioni e lividi sui piccoli.
La nonna: ‘Mio nipote terrorizzato dalla scuola’. ‘Da settimane avevamo notato quei brutti segni sul collo, ma alla nostra richiesta di spiegazioni ci dicevano che si strappava il bavaglino o erano stati altri bimbi’, ha raccontato la nonna del bimbo di due anni morso nell’asilo. Dopo la notizia degli arresti, la donna è arrivata al nido insieme al marito: ‘Speravamo di trovare qui altri genitori con cui parlare. Mio nipote venivamo a prenderlo o a portarlo anche noi più volte durante la settimana. Da tempo c’eravamo accorti che piangeva più del solito quando lo lasciavamo qua, ma ci sembrava una cosa normale, poi abbiamo notato i segni sul collo’.
L’arresto dopo il morso. I carabinieri del comando di Greco Milanese non hanno esitato a intervenire quando, attraverso le telecamere, hanno assistito all’aggressione da parte della coordinatrice del nido sul bimbo di due anni. La scena si è svolta nell’area giochi dell’asilo nido privato BabyWorld. In quel momento c’erano 9 dei 14 bambini iscritti. Il carabiniere addetto alla sorveglianza delle telecamere vede la donna avvicinarsi al bambino, tirargli le orecchie e inveire. Un istante dopo il video mostra la donna chinarsi sul bimbo e morderlo sul volto.
Il titolare: “La verità verrà a galla”. “Dico solo che ho trascorso quattro giorni in carcere, ma ora sono libero: ci sarà un perché”. È quanto afferma al telefono il titolare del nido arrestato mercoledì scorso. “La mia collaboratrice è invece ai domiciliari, ed è anche troppo..” ha aggiunto. “Non voglio dichiarare null’altro, siamo di fronte a una gigantesca esagerazione – ha concluso – si tratta di fatti estrapolati che non corrispondo alla situazione complessiva”.
Il vicesindaco: “Accreditato solo di recente”. Il nido era stato da poco accreditato nel sistema delle strutture iscritte all’albo del Comune. Quindi, confermano dall’ufficio di Anna Scavuzzo, assessore all’educazione e vicesindaco di Milano, dal prossimo settembre avrebbe avuto l’iscrizione di alcuni bimbi presenti nelle liste d’attesa del Comune, che avrebbero dunque pagato la retta comunale. Al momento però nella struttura erano presenti solo bambini mandati privatamente dalle famiglie.
Telefono Azzurro: ‘Cogliere i segnali’. ‘I casi di abuso pongono i bambini in una situazione di rischio dai risvolti non prevedibili, ma comunque molto gravi e che perdurano nel tempo – affermano da Telefono Azzurro – È importante prestare sempre una grande attenzione ai più piccoli, in modo da cogliere ogni cambiamento, ciò che dicono ma soprattutto ciò che non dicono’.” - Corriere della Sera: “Sadica, incline all’ira, convinta che i bimbi che le erano stati affidati per una retta di seicento euro al mese fossero suoi prigionieri da perseguitare, la coordinatrice dell’asilo degli orrori è una 34enne italiana senza precedenti. Nella struttura di viale Sarca, il “BabyWorld”, M.C. agiva (da mesi) convinta che esistesse un solo metodo “educativo”: picchiare, segregare per ore al buio, addirittura morsicare i piccoli. Ed è stato un morso a far scattare i carabinieri del Comando provinciale di Milano e della Stazione di Greco, che dopo una prima denuncia avevano posizionato una telecamera interna: gli investigatori hanno visto in diretta la scena e sono intervenuti. Un ingresso in borghese, cercando di non spaventare i bambini, chiamando a parte la donna, nel tentativo di evitare l’ennesimo trauma agli ospiti dell’asilo, spesso di famiglie benestanti perché questo tutto era tranne che un luogo abusivo o ricavato in uno scantinato. La struttura fa parte di una catena con una esperienza ventennale in mezza Italia. Nel sito web si presenta richiamando la serenità e la gioia, e nel contempo la capacità di uno sviluppo ottimale delle capacità cognitive, motorie e affettive dei piccoli. Oltre alla 34enne c’è un suo collaboratore ugualmente finito nei guai. L’asilo ospitava bambini dai due mesi ai tre anni. Tutti quotidianamente insultati, strattonati e tirati per le orecchie. La folle coordinatrice, probabilmente, adesso dirà nella sua difesa che era tutto un metodo per farli crescere sulla corretta via.”
- Il Giorno. “ Avrebbero maltrattato bimbi all’asilo nido nel quartiere Bicocca: il titolare e la coordinatrice della struttura, che ospitava lattanti dai 2 ai 12 mesi o bimbi da 1 a 3 anni, sono stati arrestati in flagranza e ritenuti responsabili di maltrattamenti su minori di 10 anni, percosse e lesioni personali. I due, di 35 e 34 anni, sono italiani ed incensurati. Alcuni bimbi sarebbero stati più volte legati con cinghie alle sedie, altri chiusi al buio in stanzini e trattenuti dentro a lungo terrorizzati nonostante urla e pianti disperati. In un caso è stato refertato in ospedale anche un morso dato a un piccolo di circa 2 anni sul collo vicino all’orecchio, da parte della donna. L’episodio del morso è stato proprio quello che ha dato origine agli arresti, già convalidati dal gip. Il piccolo è stato subito medicato e la prognosi è stata di 10 giorni. A denunciare la coordinatrice e il titolare di un asilo privato, nel quartiere residenziale della Bicocca, sono state alcune ex dipendenti. Le maestre, tornando nella struttura per prendere alcuni documenti, hanno notato i comportamenti aggressivi della loro ex direttrice e hanno trovato un piccolo allievo chiuso in una stanza al buio. Abbastanza per spingere le insegnanti a sporgere subito denuncia ai carabinieri della stazione di Greco Milanese, che nel mese di aprile hanno dato il via alle indagini, effettuando anche intercettazioni ambientali e piazzando telecamere nella struttura. L’asilo fa parte di una catena che ha in franchising una decina di istituti a Milano e una ventina in provincia, ma anche in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana.”
- Huffington post: “Non devi rompere le p….? Hai capito?”. “Senti io ti faccio piangere”. Poi le botte, i morsi in faccia, le cinghie per legarli a una sdraio. All’indomani dell’arresto del titolare e della coordinatrice dell’asilo ‘Baby World’ Bicocca di Milano, accusati di maltrattamenti a danni di minori, sono le registrazioni a raccontare l’orrore di cui sono state vittime i bambini che frequentavano la struttura. Registrazioni che, come racconta il Corriere della Sera, sono state raccolte da oltre da due mesi dai carabinieri della stazione Greco, grazie a telecamere e «cimici» installate nell’asilo dopo la denuncia di due ex dipendenti.
La “maestra” ha appena invitato un bambino di due anni a prendere una bottiglia d’acqua e poggiarla sul tavolo. Il piccolo esegue. Ma non come dovrebbe, almeno secondo la donna che lo obbliga a ripetere il gesto. Il bambino si ferma, non sa cosa fare. Di nuovo afferra la bottiglia e la deposita. Non va ancora bene. Lei gli urla “demente”. Gli tira le orecchie. D’improvviso si abbassa e lo azzanna sulla guancia, come confermato dal medico legale e dagli esami nella clinica pediatrica De Marchi. Altri bambini hanno subito maltrattamenti perchè non volevano mangiare la carne o perchè piangevano. L’indagine documenta il fastidio della “maestra” se un bambino non ha voglia di mangiare la carne (lo imbocca infilandoli il cibo fino in gola) oppure se un altro piange. Allora, puntuali, scattano le punizioni. A volte è il solito gabinetto, altre volte il ripostiglio utilizzato dal personale per il cambio dei vestiti e lavarsi. C’è sporco per terra. Fa niente. I piccoli vengono abbandonati lì sopra.