Approvata al Senato una legge contro gli sprechi alimentari

In questa legislatur a sono state fatte riforme importanti, attese da tempo, che hanno disegnato cambiamenti necessari per rendere le Istituzioni più efficienti e più in grado di affrontare i problemi concret ie : dal la riform a del mer ca to del la voro, a quella della P u bb lica A mministraz ione, a quelle in materia di giustizia fino alla riforma Costituzionale su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi. Accanto ad esse il Parlamento ha introdotto leggi che intervengono su materie che disegnano nuovi diritti: le unioni civili e la legge sul “dopo di noi” per esempio. Tra queste norme innovative rientra la legge sugli sprechi alimentari, approvata il primo di agosto al Senato. Mentre una parte del pianeta non riesce a garantire i più elementari bisogni alimentari si calcola che da un terzo alla metà dei prodotti alimentari vengano sprecati e che almeno l’80% di essi sarebbero ancora consumabili se vi fosse un sistema che li recupera. Gli sprechi potrebbero sfamare 2 miliardi di persone. In Italia lo spreco alimentare vale 13 miliardi: ogni famiglia spreca ogni anno 149 chili di cibo pro capite e ciò gli costa 25 euro al mese. Per questo, anche sull’onda di Expo, che su questo tema è stato per punto di riferimento, il Parlamento ha approvato una legge che frena non solo gli sprechi alimentari ma anche quelli delle medicine e del vestiario per destinarli agli indigenti. La norma si propone di incentivare, anche con finanziamenti, la donazione ai poveri di alimenti correttamente conservati. Inoltre promuove il riciclo e il riuso per esempio promuovendo l’utilizzo dei contenitori per la raccolta degli avanzi nei ristoranti o dando incentivi ai produttori che riducono le eccedenze inutilizzate. Infine la legge regolamenta la possibilità di donare farmaci correttamente conservati e non scaduti a onlus per distribuirli a chi ne ha bisogno. Durante Expo una parte importante della Carta di Milano, che riassumeva gli impegni per uno sviluppo sostenibile, era destinata proprio agli sprechi alimentari e centinaia di sindaci di tutte le metropoli del mondo hanno sottoscritto l’Urban Food Policy Pact impegnandosi a operare per la lotta agli sprechi. Per questo durante l’approvazione della legge in Senato è stato votato un ordine del giorno, di cui sono stato primo firmatario, che impegna il Governo a istituire a Milano un osservatorio che verifichi costantemente i risultati delle azioni volte a ridurre gli sprechi alimentari. Insomma per Milano si tratta di restare, dopo Expo, punto di riferimento mondiale sui temi dell’alimentazione e dello sviluppo di tutte le pratiche e le tecnologie che consentano di garantire il diritto universale al cibo e alla salute. Ma soprattutto la legge consente con una normativa chiara, di ridurre gli sprechi e di aiutare i più poveri destinando loro le eccedenze garantendo la salubrità del cibo.