Che fine farà il lago di Niguarda?

La presentazione del progetto prima e l’inizio dei lavori poi erano stati salutati, in redazione, con gradissimo piacere perché il “lago di Niguarda” o “secondo mare di Milano” che dir si voglia veniva visto come un regalo a tutti coloro che per i più disparati motivi non potevano allontanarsi dalla città durante i caldi mesi estivi. Michele Ponti, nel suo articolo a pag. 4 del numero di “ Zona Nove” del febbraio 2015 sottolineava che gli elementi di arredo prevedevano un punto di ristoro, un pontile, giochi d’acqua, panchine, tavoli da picnic mentre Franco Mas-saro, a pag. 13 del numero di gennaio 2016, presentava l’opera definitiva sotto l’aspetto “acquatico” augurandosi che il resto venisse finito in tempi brevi. Il sottoscritto poi, più volte, in questa rubrica, aveva sottolineato fotograficamente lo stato di avanzamento dei lavori auspicando che i cittadini potessero già dall’ estate 2016 godere questa bella opera. Siamo a settembre 2016, il lago è lì, per me molto bello (foto 1), i famosi bagnini, senza i quali la balneazione è impossibile, non si sa dove siano, e il punto di ristoro (foto 2) è nello stesso stato di questa fine primavera, mentre rimane unicamente presente il cartello di regole limitative (foto 3). Peccato!