L.: Allora car el me casciavitt la stagione 2016-17 è ormai iniziata. Cosa pensi del tuo Milan? La campagna acquisti non sarà stata memorabile ma comunque avete iniziato bene, non credi? Poi avete quel Suso che secondo me è molto forte. Uno dei pochi che nel nostro campionato salta l’uomo.
M.: Mah, Suso deve ancora dimostrare quello che vale: giocare nel Genoa, con tutto rispetto, è un conto, giocare nel Milan è un altro… Vedremo quando ci saranno le partite importanti se riuscirà a essere decisivo. Sinceramente, non mi pare che abbia la stoffa del campione, ma spero di sbagliare. Per il resto… Che dire? Avevamo bisogno di un centrale forte, che facesse crescere Romagnoli, e vicino a lui c’è Paletta, con quel neoacquisto paraguayano che vegeta in panchina… A centrocampo ci voleva qualcuno di personalità e abbiamo preso un tizio di cui non ricordo il nome che non gioca da febbraio… E in attacco siamo sempre Bacca-dipendenti. Se confronti questa squadra con quella dell’ultimo anno, gli unici nuovi titolari sono Paletta e Suso, sai la libidine! Direi che è stato un mercato pessimo, al contrario del vostro…
L.: In effetti era da tanto che non si vedeva una campagna acquisti simile. Banega, Joao Mario e Candreva sono veramente tre ottimi giocatori e a mio parere oggi il centrocampo titolare dell’Inter non è inferiore a nessuno in Italia. Abbiamo invece dei problemi in difesa e sugli esterni. Murillo sembra involuto mentre Santon, D’Ambrosio e Nagatomo non sono proprio dei fenomeni.
M.: Questo è vero, ma già si parla di nuovi arrivi per gennaio. Di’ la verità, allo scudetto ci credete. Del resto, avete battuto la Juve, che comunque sembrerebbe sempre di un altro pianeta…
L.: In effetti, ahimè, credo che il titolo al 90% sarà ancora bianconero. Noi siamo una squadra in costruzione con una nuova società. È inevitabile che avremo degli alti e bassi. Per il futuro invece le prospettive appaiono interessanti. I nuovi proprietari cinesi del gruppo Suning sembrano avere intenzioni serie. A proposito, quando vedremo finalmente i “vostri” cinesi?
M.: Chi lo sa, forse a novembre, nel giorni dei morti… Oppure a Carnevale… Io sono felice di essere nato milanista, ma in questa situazione vi invidio: tutto sommato, i vostri passaggi da Moratti ai cinesi sono stati lineari e abbastanza trasparenti. E l’ultima campagna acquisti mostra la volontà della nuova proprietà di investire. Noi, invece, siamo da mesi spettatori passivi di una brutta telenovela…
L.: Tornando alle nostre squadre sia Milan che Inter hanno allenatori nuovi. Che cosa ne pensi di Vincenzo Montella?
M.: A me piacciono gli allenatori che hanno le loro idee sul calcio ma le sanno anche adeguare ai giocatori di cui dispongono. In questo, Montella ha cominciato bene, volando più basso di quanto sicuramente vorrebbe, attenuando quella vena offensiva che gli piace tanto. Ma è ancora presto per vedere come saprà plasmare la squadra. Così come per il vostro Frank De Boer, del resto, che mi pare sia il primo allenatore olandese sulla panchina dell’Inter.
L.: Confermo, mai nessun allenatore orange ha varcato i cancelli di Appiano Gentile. È una novità, se positiva o negativa solo il tempo lo dirà. È arrivato a Milano il 9 di agosto e quindi ha bisogno di tempo. Quello che trovo veramente vergognoso è come sia stato bastonato dalla stampa dopo la prima sconfitta, il 21 agosto contro il Chievo. Dipinto più o meno come un fesso, uno dei titoli più buoni è stato “Frank di burro” del Corriere dello Sport, dopo il quale persino Sandro Piccinini telecronista di Mediaset si è sentito costretto ad intervenire: “Vedo belle bastonate per De Boer dopo una partita. Dura la vita in Italia per chi non ha amici nei giornali”. Insomma, torniamo alla prostituzione intellettuale cara a Josè Mourinho, nulla di nuovo sotto il cielo.
M.: Oh Madonna, siete ancora lì, a piangervi addosso sul “potere mediatico” come una Fiorentina qualunque? Guarda che quando le altre squadre parlano di “potere mediatico” inseriscono, con noi e la Juve, pure voi… Non c’è niente da fare, voi bauscia non cambierete mai. Non mi stupisco che vi identifichiate con Mourinho, uno che predica bene e razzola proprio male, che quando perde non sa fare altro che polemizzare con il mondo intero o mettere le dita negli occhi come fece con il povero Tito Vilanova, vice di Guardiola al Barca: un bel personaggio, sportivo, corretto, un esempio per i giovani… Lasciamo stare, va’… Tornando al calcio giocato, oltre al “sogno scudetto” cosa vorresti da questa stagione?
L.: Il sesto scudetto bianconero di fila sarebbe “la morte nera” ma bisogna ammettere che è anche l’ipotesi più probabile. In ogni caso una squadra come l’Inter deve cercare di arrivare in fondo sia in Europa League che in Coppa Italia ma se dovessi scegliere non avrei dubbi: qualificazione alla Champions League. Sarà però molto dura, dovremo combattere contro Napoli, Roma… e naturalmente Milan.
M.: Sì, certo… E con questa barzelletta che non mi fa ridere salutiamo i nostri affezionati lettori…