Un unico progetto per la riqualificazione dei sette Scali Ferroviari della città

Beatrice Uguccioni (Vicepresidente del Consiglio Comunale)
Bruno Ceccarelli (Presidente della Commissione Consiliare Comunale Urbanistica – Edilizia Privata – Sistema Agricolo Milanese)
Si riapre il dibattito e ritorna nelle Commissioni Consiliari Comunali congiunte Urbanistica e Mobilità – quest’ultima presieduta dal Consigliere Carlo Monguzzi – il grande tema degli Scali Ferroviari cittadini. La loro riqualificazione contribuirà a cambiare il profilo della città di Milano. Se, da un lato, occorre procedere speditamente, in modo da poter restituire alla cittadinanza spazi che ora sono luoghi abbandonati che, inevitabilmente, rischiano quindi di concorrere al degrado, dall’altro è necessario riaffrontare la discussione, coinvolgendo massimamente il Consiglio Comunale e i milanesi. Si tratta di avere una visione strategica dei sette Scali – Farini, Greco, Lambrate, Porta Romana, Porta Genova, San Cristoforo e Rogoredo – valutandoli nel loro insieme, in una prospettiva non solo cittadina ma metropolitana. Abbiamo effettuato 6 Commissioni per approfondire gli aspetti legati alle infrastrutture viarie, nonché agli attuali e ai futuri collegamenti atti a ricucire i quartieri; siamo stati presso lo Scalo Farini, quello di Porta Romana, di Porta Genova e di san Cristoforo ed altri sopralluoghi seguiranno; abbiamo promosso un confronto con i nove Municipi che devono essere protagonisti di questo percorso, per poter scrivere insieme le Linee Guida che definiranno i confini del nuovo accordo tra Comune, Ferrovie Italiane e Regione Lombardia. Noi e tutto il Gruppo Consiliare del Pd abbiamo ben chiaro che la sfida è quella di ridisegnare una parte importante della Milano dei prossimi anni. Per questo crediamo che si debba cogliere questa opportunità per raggiungere alcuni obiettivi – chiave. In primo luogo va sostenuta la creazione di parchi a disposizione dei cittadini, raccordandoli con gli altri spazi verdi data l’enorme estensione delle aree e la loro centralità. Coerentemente con la scelta di definire le vocazioni dei singoli Scali, nel disegno complessivo e metropolitano, vanno valorizzati gli interventi di edilizia sociale, spesso in affitto calmierato, per dare risposte alle esigenze diffuse, garantendo un mix sociale nella definizione della loro distribuzione. Va quindi ripensato il percorso della mobilità ferroviaria cittadina tra gli Scali, per rafforzare la creazione di un anello di collegamento al servizio della città e di quanti si muovono tra Milano e la sua area metropolitana. Infine, dal momento che la realizzazione di interventi di questa portata ha necessariamente un cammino di diversi anni, dovremo poter concordare un uso temporaneo degli spazi che dia nuove opportunità alla città e a chi la vive e ne accresca l’attrattività, in coerenza con quanto l’attuale amministrazione sta facendo. Soltanto tenendo insieme le esigenze dei cittadini e la visione strategica ed internazionale di Milano potremo raggiungere un obiettivo che lasceremo alle prossime generazioni. Vista l’importanza del tema e l’iter virtuoso che si sta sviluppando, sarà nostra premura aggiornare sui vari passaggi.