Aeroporto al Parco nord: il Prefetto accoglie le istanze del Comune di Bresso

Meglio tardi che mai recita un antico adagio. Adagio che non possiamo non sottoscrivere per quanto riguarda la vicenda dell’aeroporto di Bresso, autorizzato, con decisione unilaterale di Enac (Ente nazionale aviazione civile) ad accogliere anche i voli commerciali. A fine ottobre il Prefetto di Milano ha incontrato tutti i sottoscrittori del Protocollo d’Intesa del 31/7/2007 per cercare di dipanare l’annosa questione della difficile convivenza aeroporto, Parco Nord, Comune di Bresso. Che cosa à infatti successo? Il 31 luglio 2007 è stato siglato un Protocollo d’intesa tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Agenzia del Demanio, Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac), Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Milano, Consorzio Parco Nord Milano per verificare con uno studio la fattibilità della ricollocazione dell’aeroporto di Bresso e per risolvere a breve termine le questioni attinenti la sicurezza dell’area, il riassetto delle strutture aeroportuali esistenti, le modalita di riutilizzo funzionale delle aree demaniali limitrofe all’aeroporto. La possibilità di ricollocare l’aeroporto altrove è stata scartata perché impraticabile ma tutti gli altri punti sono stati affrontati, seppur fra mille difficoltà e si era giunti a una sostanziale “convivenza pacifica” fra tutti i sottoscrittori del suddetto documento. Poi Enac, con un colpo di mano, ha scombussolato tutto autorizzando, con scelta unilaterale, l’apertura ai voli commerciali. Contro questa decisione sono scesi sul piede di guerra i Comuni sottoscrittori dell’accordo di programma, l’Ente Parco Nord e l’Associazione Amici del Parco Nord, oltre a tantissimi cittadini. In particolare il Consiglio Comunale di Bresso, che ha il “bubbone” in casa, ha votato all’unanimità, sin dal 25 maggio 2015, un documento in cui chiedeva al Sindaco di farsi promotore presso il Ministro dei Trasporti, il Prefetto di Milano ed Enac per dare piena attuazione a quel protocollo con l’obiettivo di trasformare l’aeroporto di Bresso in una “scuola per piloti e uno spazio per piccoli aerei da turismo”. Ora il Prefetto, nell’ultimo incontro, ha finalmente accolto le istanze della lettera che il Sindaco di Bresso gli ha inviato a fine giugno, nella quale si parla esplicitamente di violazione dell’accordo del 31 luglio 2007 che, all’art. 2, escludeva opere e interventi che si potessero configurare come un potenziamento della capacità di traffico. Il prossimo 10 novembre le parti si rincontreranno dal Prefetto, ogni Ente ed Enac nomineranno un tecnico per dare vita a una commissione che dovrà verificare lo stato di attuazione del protocollo del 2007 e l’eventuale violazione dello stesso. Tradotto in un linguaggio terra terra, Enac dovrà dimostrare che il nuovo regolamento, entrato in vigore il primo luglio che autorizza i voli commerciali, non viola l’accordo sottoscritto. La procedura dovra risolversi in tempi celeri perché il Prefetto vuole porre la parola fine a questa vicenda entro la fine del 2016. Aggiungiamo noi: non solo il Prefetto, anche i cittadini e gli Enti che vivono fianco a fianco con questo scalo.