Il Consiglio Comunale approva la delibera sugli Scali Ferroviari dismessi

Il progetto della Milano (e della zona 9) dei prossimi decenni può finalmente partire

Il 14 novembre, con 38 voti a favore, 4 astenuti e nessun contrario, il Consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse. Non stiamo parlando di fazzoletti di terra ma degli scali Farini, Greco- Breda, Lambrate, Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo, che occupano una superficie complessiva di 1.250.000 mq e rappresentano, complessivamente e singolarmente, potenzialità eccezionali di rigenerazione urbana e di sviluppo economico e sociale. Insomma un intervento in grado di ridisegnare profondamente la nostra metropoli. “La delibera è frutto di un percorso condiviso da tutto il Consiglio comunale – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – Credo che questo sia il modo migliore per presentarsi al confronto con Ferrovie e Regione. Milano sa cosa ci si aspetta da queste trasformazioni: un futuro più verde dove centro e periferie siano connesse. Il metodo che abbiamo utilizzato definisce un precedente virtuoso”. “Tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione si sono sentiti coinvolti e hanno potuto contribuire al percorso”, ha commentato Bruno Ceccarelli, presidente della Commissione Urbanistica. Molta soddisfazione è stata espressa anche da Beatrice Uguccioni, vice Presidente del Consiglio Comunale, che, durante un colloquio con la nostra redazione, ha affermato: “Nelle Commissioni comunali Urbanistica e Mobilità, con un lavoro corale abbiamo elaborato le linee guida poi approvate in Consiglio Comunale. Si tratta di un documento articolato e condiviso che indica la cornice all’interno della quale poi dovrà essere dipinto il quadro che renderà più bella la nostra città. La riqualificazione degli ex Scali rivoluzionerà Milano restituendo spazi che ora sono in degrado. E tutto ciò che ha un impatto così importante deve essere ben valutato. Il lavoro prosegue con un monitoraggio continuo e con la partecipazione della cittadinanza e di tutte le realtà che potranno portare il loro contributo di idee.” Ma quali sono i punti principali di questa importante delibera approvata da Palazzo Marino? Eccovene un sunto: abbinare le trasformazioni urbanistiche al potenziamento del nodo ferroviario di Milano a servizio dell’intera area metropolitana; porre al centro della riqualificazione degli scali l’attenzione all’ambiente e il tema del verde (prevedere anche un grande parco a Farini e un sistema naturalistico ambientale a San Cristoforo); prevedere un mix di servizi, funzioni pubbliche e logistiche per migliorare l’efficienza e la sostenibilità della distribuzione merci; realizzare nuovi quartieri caratterizzati da un alto grado di sostenibilità ambientale; progettare e realizzare l’anello ferroviario da San Cristoforo a Stephenson con la garanzia di tempi e risorse adeguati; prevedere l’uso temporaneo degli spazi come strumento per restituire alla cittadinanza, già nell’immediato, aree non più dismesse e degradate ma vive e accessibili, provvedendo a garantire adeguata sorveglianza e sicurezza; prevedere il ricorso a concorsi per il piano generale delle aree principali, per i progetti di edifici più rilevanti e le aree significative di verde; proseguire il confronto con le Commissioni Consiliari competenti, impegnando l’assessore all’Urbanistica a relazionare mensilmente sull’iter dell’accordo e sulla tematica degli usi temporanei; prevedere un dibattito pubblico sviluppando il confronto con la Cittadinanza, i Municipi, la Città Metropolitana; valutare le necessità dei territori, prevedendo una discussione in Consiglio Comunale che definisca le priorità di intervento; garantire tempistiche rapide, invitando l’assessore all’Urbanistica a completare le procedure per raggiungere l’accordo entro l’estate 2017.