La lettera riportata qui sotto di una paziente (mai nome fu più appropriato!) denuncia che, nelle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate della zona, per fare dieci infiltrazioni settimanali contro il dolore artrosico alle ginocchia occorrono: un mese per ottenere la visita specialistica, 4 mesi per iniziare le infiltrazioni e 2,5 mesi per concludere la cura. In tutto 9 mesi e mezzo di sofferenza prima di poter alleviare un dolore insopportabile. La paziente ha provato anche a rivolgersi al privato. Qui tutt’altra musica: una settimana di attesa per la visita e pochi giorni per l’inizio della terapia, purché però si sborsino 500 euro. Il peggio è che questo non è un caso isolato: ormai pagare per curarsi è diventato normale. Secondo il Censis, le lunghe liste attesa sono ormai generalizzate ed è aumentata di molto la spesa sanitaria non rimborsata dal Servizio sanitario. Tanto che oggi 11 milioni di italiani in difficoltà economiche rinunciano a curarsi. Mentre, al contempo, la spesa sanitaria privata ha avuto un incremento del 3,2% e milioni di italiani, che se lo possono permettere, ricorrono a loro spese all’intramoenia (libera professione all’interno degli ospedali) per evitare le liste d’attesa o a strutture private dove le prestazioni costano meno dei ticket. Ci stanno derubando del diritto alla salute a vantaggio degli speculatori. Non si può più tacere. Scriveteci, pubblicheremo le vostre denunce e le faremo pervenire all’assessorato competente della Regione e ai partiti che dicono di essere vicini al territorio ma si disinteressano di tale enorme questione sociale e politica.

CARA SANITÀ PUBBLICA, NON VA PER NIENTE BENE
A Roberto Maroni presidente della Regione Lombardia.
L’11 novembre di quest’anno, attraverso il SSN, ho effettuato una visita medica presso l’Ist. Ort. Galeazzi di Milano. Diagnosi: go noartrosi ginocchio destro e sinistro; terapia: ciclo di infiltrazioni a entrambe le ginocchia; prenotazione: prima infiltrazione 3 marzo 2017. Nei giorni seguenti ho cercato modi per abbreviare i tempi (il dolore ce l’ho adesso e non diminuisce facendo passare i mesi senza far niente) e le alternative praticabili sono state: 1) prenotare di una nuova visita ortopedica presso una diversa struttura (anche se la diagnosi medica c’è già ed è chiara) in modo che sia un altro medico a decidere di confermare o meno la terapia indicata da un suo collega. Attesa: minimo tre settimane per avere la visita, minimo 4 mesi per le eventuali infiltrazioni. 2) Rivolgersi al privato mediante l’azienda ospedaliera pubblica o convenzionata. Costo della visita più costo delle terapia sui 500 euro. Attesa: una settimana per la visita, pochi giorni per l’inizio della terapia. Non pretendo certo il trattamento offerto dal privato, ma considero totalmente inaccettabili tali tempi di attesa nel servizio pubblico (che spingono i pazienti, inevitabilmente, specie nei casi più gravi del mio e avendone le possibilità economiche, a pagare di tasca propria il diritto alla tutela della propria salute). Totalmene inaccettabili tanto più in una Regione la cui Sanità si vanta di essere la migliore d’Italia. Maria Grazia Morelli (novembre)