Claudia da Niguarda alla Svezia con amore

Sono molteplici i motivi che spingono i nostri figli a lavorare all’estero, Claudia lo ha fatto “per amore”. Dal 2004 vive e lavora a Lund, in Svezia, facendo mosaici, ma è nata a Milano il 24 gennaio 1967 e ha vissuto dal 1986 al 2004 a Niguarda, nelle case della Coope-rativa, prima in via Ornato e poi in via Cecchi. Conosco Claudia attraverso sua mamma Daniela che abita in via Cecchi. “I nostri figli che vanno all’estero”. Zona Franca non vi ha mai presentato un personaggio così e allora andiamo a conoscerla!
Claudia, vuoi parlami di te?
“La mia famiglia proviene da Livorno, dove è facile incontrare pittori al lavoro sul lungomare. Ogni anno, in estate, c’è una rassegna di pittura all’aperto che raccoglie nomi famosi ma anche nuove proposte. In quasi tutte le case, ed anche nei locali pubblici, si possono ammirare quadri. La nostra famiglia in questo non fa eccezione. Mia madre si è sempre interessata di arti decorative e mi ha incoraggiata a seguire il mio interesse per la pittura. Ho così frequentato l’Istituto d’Arte di Monza per una formazione di 5 anni come graphic designer e un anno alla facoltà di pittura all’Accademia di Brera. Poi, ho lavorato, per alcuni anni, come grafica freelance per agenzie pubblicitarie e studi grafici”.
Quando nasce in te l’amore per il mosaico?
“Il mio primo incontro con il mosaico è stato nel 1995, quando ho lavorato come assistente per una giornalista attiva in molti campi delle arti decorative. Stava preparando due manuali per decorazioni da interno e aveva bisogno di molti pezzi per le foto del ‘work in progress’. Lei mi diede un paio di pinze da mosaico, alcuni pezzi di vetro e una ciotola di terracotta da ricoprire. È stato quello il momento in cui l’interesse per questa tecnica è iniziato. Da allora non ho più smesso di tagliare, molare e stuccare. Penso che il mosaico sia la tecnica artistica che meglio si adatta ai pezzi che creo. Mi piace perché combina una parte progettuale, sempre diversa a seconda della situazione, con una parte manuale che richiede una certa competenza. Lavorare con le mani, sentire le pietre e frammenti di vetro sotto le dita, per non parlare del piacere di stuccare una superficie e scoprire il risultato finale. Mi piace osservare ciò che è intorno a me e tradurlo in mosaico. Ho sempre una fotocamera pronta a scattare foto. Ogni volta che disegno un bozzetto preparatorio, di solito è ispirato da una delle mie foto. Dal 2004 vivo a Lund, in Svezia. La posizione della città è piuttosto fortunata perché è vicino al mare e in aperta campagna. Tutto è raggiungibile in bicicletta, se il tempo lo permette. È un luogo d’ispirazione. I soggetti dei miei lavori, in genere, sono scene urbane e paesaggi, ma i miei preferiti in assoluto sono i fiori. Soprattutto le orchidee.”
Come nasce un mosaico?
“I miei pezzi sono realizzati quasi tutti con il metodo diretto che consiste nel creare il motivo tagliando singolarmente a mano piccoli pezzi di smalto, vetro o ceramica. I vetri sottili vengono tagliati con speciali pinze a rotella, per smalti e pietre naturali si utilizza invece tagliolo e martellina. Uno schizzo che serve da guida viene disegnato sul substrato che si vuole decorare e i frammenti di vetro vengono incollati singolarmente creando così il motivo desiderato. La fase finale consiste nel chiudere le fughe tra i pezzi di vetro stuccando il pezzo con del cemento. Realizzo opere per arredamento d’interni e per il giardino. Partecipo a mostre collettive e personali in Italia, a Lund in Svezia e a Londra. Quando ne ho la possibilità, offro corsi e workshops per principianti”. Grazie Claudia per il lavoro che svolgi portando l’arte italiana all’estero. E auguri da tutta la redazione di “Zona Nove” per i tuoi stupendi 50 anni, compiuti il 24 gennaio scorso!