E brava la “nostra” Clara Amodeo nuova e valente giornalista professionista

Clara Amodeo. Segnatevi questo nome, se non la conoscete. In quanto firma stimata di “Zona Nove” i nostri lettori ne apprezzano la trattazione puntuale e chiara delle notizie. E, assieme a noi, anche i redattori delle altre testate su cui scrive (tra cui “Il Giorno” e “Il Fatto quotidiano”) sono soddisfatti di come lei fa giornalismo: primo informare in modo il più possibile oggettivo e bipartisan; secondo farlo senza ricami intellettualoidi e con parole semplici e precise; terzo rispettare la lunghezza programmata dei testi (800 battute si è detto, e 800 devono essere); quarto consegnare i pezzi nei tempi assegnati dalla redazione. Ma noi perché facciamo il “panegirico” di Clara, una sviolinata di cui lei non ha certo bisogno? Perché siamo lieti di dare una benvenuta notizia: la dottoressa Amodeo – laurea in Storia e Critica dell’Arte (110/110) presso l’Università degli Studi di Milano, master di primo livello in Giornalismo presso la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi – ha superato l’esame di Stato ed è diventata “giornalista professionista”. Congratulazioni vivissime da tutta la redazione e tanti auguri di una carriera meritata alla prima redattrice di “Zona Nove”, giornale di volontari, che ha tagliato questo importante traguardo! A Clara inoltre auguriamo che sappia infondere nella routine professionale la preparazione culturale in storia e critica dell’arte che si è conquistata con la laurea e con l’impegno personale (fra l’altro è socia fondatrice dell’associazione culturale Grafite HB, che si occupa di arte di strada). Ma di questo non dubitiamo: la stessa tesina presentata all’esame di Stato di cui pubblichiamo qui di seguito una sintesi lo dimostra.