Lotta dura allo smog da traffico e da riscaldamento. “Non si può vivere sperando nel vento e nella pioggia!”

Intervista esclusiva a Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente.

Milano dichiara guerra al traffico privato e allo smog. Vediamo come intende farlo intervistando Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente. Prima di tutto vediamo i dati sulle concentrazioni degli inquinanti, i giorni di superamento delle soglie di legge, il numero e la composizione del parco veicoli circolanti in città. Milano, che si trova in un’area con scarse correnti d’aria, ha un elevato inquinamento da Pm10 dovuto per il 45% dal traffico, dal 25% dal riscaldamento, dal 17% dalle attività produttive e processi industriali e chimici e per il 13% da altri fattori. Tra il 2002 e il 2005 la media annua del numero di giorni di superamento era 151 (quasi tutti i giorni del semestre invernale). Tra il 2006 e il 2010 la media era di 117 giorni. Ma tra il 2011 e il 2016 è scesa a 94 (la metà del semestre invernale). In pratica in 15 anni si è dimezzato il numero dei giorni annui di superamento. In particolare, però, nel 2016 Milano ha avuto 73 giorni di superamento del valore limite per la protezione della salute umana (35 microgrammi per mq di Pm10), quando l’Unione europea indica che tale valore limite possa essere superato al massimo 35 giorni all’anno. Il 2016 quindi è stato il secondo anno migliore dal 2002. Ma noi vogliamo fare meglio e azzerare i superamenti. Per raggiungere una giusta qualità dell’aria la nostra parola d’ordine è: gasolio zero nel sistema dei veicoli e nel riscaldamento. Bisogna quindi promuovere azioni concrete nelle politiche della mobilità e del calore. Negli ultimi tre anni 40 edifici comunali sono passati dal gasolio al teleriscaldamento e con i 30 milioni messi a disposizione per la ristrutturazione dei quartieri popolari, quest’anno spariranno le caldaie a gasolio da quelle case. Un dato che ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo. Partiamo dalle novità di Area C in vigore dal 13 febbraio. Perché un nuovo giro di vite agli accessi liberi in centro? C’è malumore fra i proprietari delle auto a metano, gpl, bifuel e dualfuel che vedono i loro veicoli, ecocompatibili, trattati al pari degli inquinanti. Dal 13 febbraio in area C non entreranno più gli ultimi veicoli diesel euro 3 derogati, e inizieranno a non entrare più i diesel euro 4, tranne quelli immatricolati merci il cui blocco è spostato al 15 ottobre. Per i residenti in Area C il blocco è spostato al 15 ottobre 2018. Dal 13 febbraio inoltre i veicoli metano e Gpl pagheranno come i veicoli a benzina 5 euro a ingresso con gli sconti per i veicoli di servizio e per i residenti, esattamente come gli altri. Nell’Area C vogliamo limitare il traffico che è ancora sostenuto nonostante sia diminuito del 30% e siano stati favoriti mezzi pubblici e il bike sharing su cui abbiamo investito e che ha un crescente successo. Abbiamo anche dovuto tenere conto dei cantieri di M4 che attraversano tutta la città e che hanno reso più difficile la mobilità in alcuni nodi come le piazze San Babila e Resistenza Partigiana… Entreranno gratis solo gli elettrici e gli ibridi elettrici, perché questi hanno emissioni molto più basse in confronto a tutti gli altri veicoli. Questo provvedimento era già stato annunciato nel 2013 e quindi i proprietari delle auto sapevano che le regole sarebbero cambiate con il 2017. C’è poi la revisione del sistema tariffario della sosta. Nasce l’abbonamento integrato sosta e trasporto pubblico e vengono incrementati in modo significativo i costi orari della sosta. Spieghiamo bene nel dettaglio tutte le novità. Favorire la mobilità integrata e sostenibile con riferimento in particolare ai city user e incentivare l’utilizzo dei mezzi e dei parcheggi di interscambio. Questo è l’obiettivo della revisione del sistema tariffario della sosta. Bisogna tenere conto del valore del suolo pubblico e della necessità di renderlo più disponibile a tutti i cittadini e non solo ai veicoli privati che invece possono fruire dei parcheggi disponibili nelle strutture. Quindi più spazio per i mezzi collettivi, sharing mobility, veicoli elettrici e a due ruote e più rastrelliere per le bici. Seguiamo l’esempio delle città europee e favoriamo l’integrazione fra l’auto privata e il mezzo pubblico attraverso una maggiore competitività degli abbonamenti che comprendono sosta e Atm. Per chi sottoscriverà l’abbonamento integrato, il costo della sosta resterà invariato a patto che venga sottoscritto pure l’abbonamento ai mezzi pubblici anche per favorire l’uso della striscia blu della cerchia extra-filotranviaria come parcheggio di interscambio tra auto e trasporto pubblico. Restano esentati dal pagamento della sosta in strada i residenti che possono parcheggiare gratuitamente negli spazi regolamentati. La revisione va nella direzione di disincentivare la lunga permanenza e riguarda tutte le cerchie. Il nuovo sistema entrerà in vigore nei prossimi mesi, una volta completato l’adeguamento della segnaletica stradale e dei sistemi automatici per il pagamento delle tariffe. Chiudiamo con il provvedimento che avete presentato al Municipio 9 il 12 gennaio, denominato Lez, ovvero Low emissioni zone. Di che si tratta e a quali veicoli è rivolta e se ci sono incentivi rivolti alla rottamazione/sostituzione dei mezzi più inquinanti? Quelli da euro 0 a euro 4 sono un quarto dei veicoli circolanti ma inquinano per due terzi. E poi sono veicoli non più in commercio: gli euro 3 diesel dal dicembre 2006 e quindi quelli esistenti hanno almeno 11 anni; i diesel euro 4 dalla fine del 2012. Con la Lez vogliamo progressivamente inibire la circolazione ai diesel sotto gli euro 4 entro il 2023. Dopo la nuova Area C del 13 febbraio, in cui gli euro 4 non entreranno più in centro, ora ci occupiamo di tutto il territorio comunale, una grande area che vedrà ogni anno nuove restrizioni al traffico. Per i controlli di questa area tra quest’anno e il 2018 saranno installate 150 telecamere che controlleranno gli accessi. La proposta è stata presentata ai Municipi il 20 dicembre e inviata loro per acquisizione di parere il 22 dicembre. Il parere, che deve essere espresso entro il 31 gennaio, non è vincolante, ma obbligatorio, in quanto la Ztl (Zona a traffico limitato) si estende su quasi tutto il territorio comunale. Acquisiti i pareri dei Municipi, il progetto sarà approvato dalla Giunta Comunale a febbraio. A gennaio è stata aperta una fase di discussione che vede coinvolti la commissione consiliare competente, i municipi, il tavolo intercategoriale (dove sono rappresentate le categorie imprenditoriali e commerciali della città) e quello delle associazioni.