Dimagrire è anche una questione di testa

Osserviamo per un momento cosa sta succedendo in America: vi sono delle trasmissioni televisive che documentano la creazione di veri e propri “campus” di dimagrimento intensivo per “superobesi”, cioè coloro che purtroppo hanno ormai trasformato il loro volto così gravemente che quasi pare abbiano perso la loro identità! Vengono spronati crudelmente a metterci tutta la volontà possibile, presupponendo che non ne abbiano, ma in realtà il problema non è una mancanza di volontà, bensì dove invece questa sia stata indirizzata fino a quel momento. Colui che ingrassa pone tutta la sua attenzione sul cibo, vedendo di se stesso solo la lotta con esso. Il volto autentico è stato dimenticato e lo specchio lo riflette. Tutte la passioni e gli aspetti giocosi della vita sono stati messi da parte, perché la serietà e la fatica della realtà quotidiana hanno organizzato un recinto oltre il quale è difficile posare lo sguardo. Se si perde la curiosità, il senso di avventura, la voglia di sorprese, si scende sempre più in basso, attaccandosi a ciò che di più consolatorio e a portata di mano c’è: il cibo! In questo modo si crea una stasi abitudinaria e la passività prende il sopravvento. Chi ingrassa è troppo severo con se stesso, pretende troppo e si giudica imperfetto, perdendo così elasticità e leggerezza interiore. Pertanto un primo passo è accogliere quella “vocina” che “conduce al frigorifero”, come una parte amica, parlandole e facendole delle domande ed evitando così la lotta con se stessi. Un secondo passo importante è cercare di eliminare le “abitudini”: anche cambiare strada per andare al lavoro a volte serve; liberarsi dai pregiudizi e preconcetti e ovviamente dall’ipercontrollo. Aprire la porta al nuovo, a un sogno nel cassetto, al lato creativo ed inaspettato che alberga in ognuno di noi, smettendo di cercare l’approvazione degli altri; trovare degli spazi propri in cui stare davvero in pace con se stessi, è una delle vie percorribili per dare ossigeno alla realtà quotidiana “asfissiante” che come una zavorra appesantisce anche il giro vita! Per aiutare a sostenere tali cambiamenti che indurranno anche una trasformazione dell’aspetto esteriore, vi sono dei rimedi floreali e delle tecniche immaginative o metamorfiche naturali da poter inserire in un percorso completo di dimagrimento e rinascita. In fondo i bambini quando giocano non pensano a “cibarsi” …anzi…solitamente vanno richiamati al “dovere”! Ritornare ogni tanto come fanciulli, in un ritmo vitale di spensieratezza e gioco… fa solo bene!

Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomaticoPer informazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 – Studio Naturopatia in Via Terruggia 1, 20162 Milano – e-mail naturopaki@gmail.com.