Un ponte con l’Oriente per la salute e l’autodifesa

L’Asd Seidō Kenpō Ryū e il Comitato di Quartiere Niguarda organizzano, con il patrocinio del Municipio 9, la sesta edizione del convegno “Un ponte con l’Oriente”. Sabato 1 aprile dalle 14:30 alle 19:30 a Villa Clerici in Via Giovanni Terruggia 14, sono previsti i seguenti seminari:
• Dalle 14:30 Autodifesa con la Scuola delle Otto Luci (l’Hakkōryū) e Medicina d’Oriente
• Dalle 16 Ginnastica e trattamenti per la salute Il seminario è rivolto alla crescita, allo svago e alla cura della salute psico-fisica, anche dei più deboli. Infatti il programma di discipline orientali è a tutti gli effetti un progetto educativo in grado di consentire ai partecipanti di realizzare esperienze psicopedagogiche e inclusione sociale. Istruttori qualificati condurranno seminari gratuiti sulla pratica della buona salute: mantenimento del proprio equilibrio energetico, cura e prevenzione delle malattie, sicurezza fisica individuale e di gruppo. Quest’ultima verrà sviluppata illustrando buone pratiche di “sicurezza sociale”, che sono la base per poter gestire buone relazioni con gli altri ed in tal modo sviluppare sani rapporti di collaborazione fra le persone. Durante il seminario si potranno sperimentare trattamenti per l’Intero Corpo, per la Testa, per i Denti, per il Petto e l’apparato Respiratorio, per il Collo, Spalle, Schiena, per gli arti e per il Sistema Nervoso, per l’Apparato Digerente e per Reni, per la psiche e per i Disturbi Femminili e Infantili.
La partecipazione è gratuita. Prenotazioni 02.40707957 o giampieroiacomini@gmail.com. Nella stessa giornata si potrà partecipare anche ai seguenti incontri:
• Dalle 17:30 Controllo di Vicinato e Sicurezza sociale: “Come prevenire furti negli appartamenti?”
• Dalle 18:30 I cittadini incontrano le istituzioni della Zona 9 sul tema: “Niguarda: periferia o centro della città metropolitana di Milano?”
“All’insegna del Vivere metà per sé e metà per gli altri (secondo l’etica della disciplina qui praticata), nel periodo in cui viviamo” – sostiene Iacomini –  “è utile partecipare per apprendere le basi teorico-pratiche, per mantenersi in forma e sviluppare una coscienza difensiva contemporaneamente all’apertura del proprio sé verso gli altri”. L’Hakkōryū (le Otto Luci) è indicato in tal senso perché le sue tecniche di cura della salute e di difesa personale consentono di imparare l’arte marziale, e allo stesso tempo praticare tecniche di Shiatsu: un valido metodo terapeutico (qui denominato Kōhō Shiatsu) perfettamente complementare alle tecniche dell’arte marziale Hakkōryū. Laddove l’Hakkōryū applica tecniche di pressione sulla rete di canali (vitali che costituiscono l’organismo) per mettere giù un avversario quando si viene attaccati, l’applicazione delle tecniche di pressione sulla rete dei canali è la base anche della terapia del Kōhō Shiatsu.