Vasca anti-Seveso al Parco Nord: si farà o no? Il Tribunale delle Acque sospende i lavori fino al 7 giugno

A confronto Ugo Vecchiarelli, sindaco di Bresso, e Marco Granelli, assessore del Comune di Milano.
Decisione rinviata e sospensiva dei lavori per la vasca di laminazione: il Tribunale Superiore delle Acque pubbliche si è così pronunciato in merito al ricorso presentato dal Comune di Bresso contro la realizzazione dell’invaso artificiale da 250mila mc nel Parco Nord. La prossima udienza è stata fissata per il 7 giugno, riconfermando il provvedimento di sospensione, fino a quella data, su ogni intervento per la costruzione. In poche parole, se il Comune di Milano decidesse di iniziare i lavori, l’Amministrazione Comunale di Bresso potrebbe chiedere e ottenerne immediatamente il fermo. Non dimentichiamoci che, nel frattempo, arriverà nelle aule del Tribunale Superiore un altro ricorso contro la vasca: si tratta di quello presentato dai residenti del supercondominio di via Papa Giovanni XXIII a Bresso i cui residenti, con grande felicità, si ritroveranno come vicino scomodo e ingombrante la vasca di laminazione. La data di questa udienza è fissata per mercoledì 22 marzo. E fino al 7 giugno cosa succederà? Ce lo spiega Ugo Vecchiarelli, sindaco di Bresso (vedi foto in alto a sinistra): “In questo lasso di tempo il Tribunale delle Acque analizzerà la memoria di Regione Lombardia, che noi abbiamo chiesto nel ricorso come controdeduzione. Nei fatti, è stata recepita. In base a questa nuova data di giugno è evidente che ci sarà una valutazione congiunta con il ricorso presentato dal supercondominio di via Papa Giovanni XXIII. Anche se i due ricorsi hanno entrambi come oggetto la vasca dentro il Parco Nord sono molto diversi fra loro. Quello del Condominio è più sul merito del progetto: se non si fanno le vasche a monte quella del Parco Nord non serve a nulla. Per il Comune di Bresso invece la vasca è sì del Comune di Milano ma il Piano è per conto di Regione Lombardia. Il nostro ricorso si è basato proprio sul metodo ovvero su chi deve decidere cosa costruire e dove. Ricordo infatti che il Progetto predisposto da Aipo non prevedeva questa vaschetta. Se l’è inventata il Comune di Milano. Sono fiducioso che Palazzo Marino cambi idea su questo invaso. Negli ultimi due anni ci sono stati diversi lavori lungo l’alveo che hanno migliorato il percorso del Seveso. Non ci sono stati più gli episodi dell’estate del 2014 con le esondazioni. I 250mila mc della vasca nel Parco Nord non servono. Ne ho parlato anche alla firma del Patto sulla salvaguardia del Seveso: i 30 milioni complessivi per le opere relative al progetto in questa zona vengano investiti per sviluppare il principio dell’invarianza idraulica, che è uno dei punti cardine del Patto”. Diverso l’approccio di Marco Granelli (vedi foto in alto a destra), assessore Mobilità e Ambiente del Comune di Milano delegato a seguire le vicende del fiume Seveso, a cui abbiamo chiesto un commento. “Sulla vasca di laminazione del Parco Nord che fa parte del piano di contenimento delle esondazioni del Seveso tengo a chiarire un fraintendimento che si è creato nei giorni scorsi: il Comune di Bresso aveva fatto richiesta di sospensiva ma durante la discussione presso il Tribunale delle Acque, ha deciso di accorpare la valutazione di tale sospensiva alla discussione sul merito del ricorso. Quindi ogni giudizio è stato rinviato al 7 giugno. Il progetto delle vasche di laminazione, elaborato da MM, va avanti e ha superato positivamente la Valutazione di Impatto Ambientale. Ora è in approvazione presso Regione Lombardia in quanto il Presidente Roberto Maroni è commissario per la gestione dei progetti del Governo contro il dissesto idrogeologico che riguarda la Lombardia. L’approvazione arriverà tra massimo 30 giorni. Il Comune, individuato in convenzione come Ente attuatore, procederà con le gare e l’apertura dei lavori. Il progetto prevede per il Parco un’area permeabile e a verde che sostituisca quella che sarà occupata dalla vasca non alterando così l’equilibrio di invarianza idraulica. Il piano di Governo, Regione e Comune non prevede solo le vasche ma anche la depurazione delle acque e sono convinto che quanto più insisteremo con i Comuni e la Regione sul tema della gestione delle acque tanto più l’impatto negativo sarà minimizzato.”