Amianto killer alla Breda Chieste condanne per otto manager

Al termine della sua requisitoria, il Pm Nicola Balice ha formulato la richiesta di condanna contro 8 dirigenti della BredaTermomeccanica/Ansaldo di Viale Sarca 336, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori: 4 anni e 11 mesi per Leonardi Sebastiano, 4 anni e sei mesi per Cenzato Lorenzo, 4 anni per Clavarino Giò Batta e Gambardella Giovanni, 3 anni e otto mesi per Bracco Giuseppe, Fabiani Fabiano e Massone Giorgio, 2 anni per Schmid Enrico. Per il Pm gli operai sono stati esposti in maniera diretta o indiretta alle fibre d’amianto dal ‘73 all’85. Dopo il Pm hanno preso la parola i legali delle parti civili. L’avv. dell’Inail che ha chiesto come risarcimento per le spese sostenute 1 milione 661mila euro e una provvisionale di 830mila euro. L’avv. Laura Mara, che rappresenta oltre ad alcuni familiari dei morti anche Medicina Democratica, l’Associazione Italiana Esposti Amianto e il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio e che ha quantificato le richieste risarcitorie, i danni patrimoniali e non patrimoniali per le associazioni Medicina Democratica (250mila euro) e l’Associazione Italiana Esposti Amianto (210mila euro). Per il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio – da sempre contro la monetizzazione della salute e della vita umana – l’avv Mara ha chiesto che “il risarcimento per le spese sostenute sia quantificato dal Tribunale secondo giustizia”. Affermando che in ogni caso l’eventuale “risarcimento sarà impiegato con specifico vincolo alla tutela e alla promozione del diritto alla salute, al conseguimento della salubrità dell’ambiente, nonché all’informazione ed alla formazione delle professionalità all’interno ed all’esterno dei luoghi di lavoro”. Inoltre il Comitato ha chiesto unitamente alle altre due associazioni rappresentate dall’avv. Mara che, in caso di condanna, il Tribunale ordini “la pubblicazione della sentenza, per estratto, a spese degli imputati e responsabili civili (Breda/Ansaldo e Finmeccanica) per due volte sui quotidiani a diffusione nazionale, nonché regionale”. Il processo continuerà il 20 aprile con le arringhe degli avvocati delle altre due parti civili, Fiom Cgil e Regione Lombardia e responsabili civili (Breda/ Ansaldo Energia S.p.A. e Finmeccanica S.p.A.) mentre il 5 e 15 giugno la parola passerà alle difese degli imputati. Poi la sentenza. • La Giornata mondiale contro l’amianto Il 28 aprile di ogni anno si celebra la Giornata mondiale contro l’amianto. Sono oltre 4000 i morti per amianto in Italia, 11 ogni giorno, una ogni due ore che muoiono di mesotelioma pleurico o di uno degli altri tumori asbesto correlati. Nonostante siano passati 25 anni dalla sua messa al bando, nel 1992, l’amianto continua a uccidere. Questa strage è solo la punta dell’iceberg. Il numero di vittime, infatti, mostra un trend in crescita che, se non si procede con le bonifiche, dal 2020 rischia di diventare uno stabile problema ambientale, sanitario e sociale, mettendo a rischio anche la salute delle future generazioni. Anche nella nostra zona si terranno manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni. Il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio organizzerà un corteo a Sesto San Giovanni, sabato 29 aprile 2017 alle 16.30 corteo con partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di Via Magenta 88, fino alla lapide di Via Carducci.