Case popolari comunali: meno occupazioni abusive e più assegnazioni di alloggi
È stato presentato il 17 marzo, alla presenza del sindaco Beppe Sala, dell’assessore ai Lavori Pubblici e Casa Gabriele Rabaiotti e dal presidente di Mm S.p.A. Davide Corritore, il piano interventi case popolari. Dalla fine del 2014 l’azienda Metropolitana Milanese SpA (Mm) ha l’incarico di gestire le case popolari di proprietà del Comune di Milano, ovvero la gestione amministrativa e contabile, i rapporti con l’utenza, i cambi alloggio, i piani di mobilità, la gestione di tutti i servizi, forniture e manutenzioni ordinarie e straordinarie. Il patrimonio immobiliare in capo al Comune di Milano conta 27.945 abitazioni, quasi 8.000 box e oltre 1.000 negozi; vi abitano più di 50.000 famiglie. La buona notizia è che il numero delle occupazioni abusive ha finalmente invertito il trend e che il programma delle disponibilità per le assegnazioni nei prossimi quattro anni è di oltre 4000 appartamenti, di cui più di 1000 verranno messi a disposizione già nel 2017. Con quest’operazione, si va verso la politica del “zero sfitti” che sta a cuore all’amministrazione con un investimento di oltre 160 milioni di euro.
• Nella nostra zona una nuova scuola per ragazzi con la sindrome di Asperger Accompagnare i ragazzi affetti dalla sindrome di Asperger, imparentata con l’autismo, verso una vita indipendente ed autonoma, attraverso una formazione adeguata e specifica che trasformi le loro ossessioni in competenze professionali e ne compensi i punti di debolezza. Questo è l’obiettivo di Asp Lab, la scuola unica nel suo genere che sorgerà nell’area delle ex docce pubbliche tra viale Jenner e via Livigno (Municipio 9), abbandonata da oltre dieci anni, che sarà gestita dalla Fondazione Un futuro per l’Asperger. Si tratta di oltre mille metri quadrati in un fabbricato di un unico piano di pr op rie tà c omunale, mess i a bando dall’Amministrazione nel 2015 con l’intento di promuovere il riuso del patrimonio edilizio non utilizzato come forma di politica urbana, capace di attivare processi virtuosi di sviluppo culturale, sociale ed economico della città. Torna così a vivere, con un’iniziativa di indiscutibile utilità sociale, un’area la cui funzione pubblica si era interrotta nel 2005, ben dodici anni fa. La scuola, che verrà gestita in collaborazione con la cooperativa Cascina Bianca, ospiterà una cinquantina di ragazzi dai 16 anni in poi e si configurerà come un vero e proprio centro di formazione e avviamento al lavoro, organizzando in particolare laboratori di informatica, arte, cucina e giardinaggio.