È risorto il Carnevale di Niguarda!

Sono stato testimone di un miracolo. Roba da mettere su un santuario e una data “rossa” sul calendario. Spinto dall’energia che per ogni angolo delle nostre amate vie voleva assolutamente riesumare il Carnevale, legato a Niguarda come le verze alla cassoeula (per eventuali testimonianze storiche vedere il bellissimo libro del Pizzamiglio), mi sono infilato in una meravigliosa avventura che mi ha permesso di conoscere il Quartiere attraverso le tante persone che lo abitano e lo rendono unico a Milano. La missione sembrava apparentemente impossibile: organizzare una sfilata e una festa quindici giorni prima del Sabato Grasso, senza fondi e nessun tipo di esperienza pregressa. Non sapevo che sarebbe bastato chiedere, “chiedete e vi sarà dato”, chiedere al Comitato di Quartiere e alle Associazioni dei Genitori (ringraziamento particolare a Max Strada) delle tante scuole che coronano la nostra zona ravvivandola con le loro numerose e partecipate iniziative; chiedere a La Casa di Alex (grazie a Roberto Medolago) ospitalità per il ristoro finale finanziato completamente dalla Coop di via Ornato; chiedere aiuto ai ragazzi giovanissimi che hanno organizzato i carro-bici della nostra sfilata in completa autonomia (grazie soprattutto all’energia incredibile di Andrea Loiudice); chiedere alla ditta Turati di prestarsi a decorare (sotto una pioggia implacabile in cima a un muletto) il bellissimo arco di via de Calboli, chiedere infine partecipazione alla sfilata, cosa non scontata visto che ogni previsione metereologica prometteva rovesci d’acqua a secchiate, promessa che poi verrà mantenuta senza sconto alcuno! Sabato 4 marzo 2017, segnatevi questa data, la mattina più fredda e piovosa dell’anno, e per non farci mancare nulla, un vento gelido che saliva lungo la via Ornato spazzando ogni cosa vi si contrapponesse. Bisognava appellarsi all’orgoglio dei Niguardesi, solo dei folli avrebbero fatto partecipare i loro figli a un corteo nel bel mezzo della bufera! Ma io non conoscevo ancora il carattere dei miei concittadini… Dieci minuti prima della partenza, col morale sotto le scarpe, ero sotto l’acqua a cercar di montare un gazebo per l’arrivo nel cortile della casa di Alex, impossibile! Infine rinunciamo, all’ennesimo tentativo fallito. Mi chiamano i ragazzi dei carri:” Guarda che qui ci siamo solo noi e i vigili!”. Non importa, ho promesso che si partirà, e arrivato al concentramento di fronte alla scuola di via Cesari, devo constatare effettivamente che siamo in sei in tutto, compresi i tre vigili! Era una prova, questa, e lo capirò solo dopo: vedere fino a quanto Niguarda desiderava partecipare al Carnevale, riportandolo con le unghie e con i denti fuori dal suo oblio. Piano piano, una famiglia alla volta, dieci, venti, cinquanta persone si raggruppano timidamente davanti alla scuola. Poi, il miracolo: dal centro delle nubi che fino a pochi minuti prima riversavano tutta l’acqua che è mancata nei mesi precedenti, uno squarcio di cielo azzurro, poi una folata di vento che in un attimo libera il cielo. Sole! Sole che ora si riflette sulle numerose pozze d’acqua della strada e partecipa anche lui al corteo che via via aumenterà per giungere all’arrivo in un numero tale da riempire completamente il cortile della Casa di Alex, constatando la partecipazione di centinaia e centinaia di persone. Non mancheranno gli imprevisti lungo la via, una catena rotta dell’enorme carro-bici gravato dal peso dei tanti bambini, e la definitiva sua rottura delle ruote posteriori appena usciti da via Cirié, per fortuna a pochi metri dalla fine della sfilata. Poco male. Il seme è stato posto per il prossimo anno, oggi abbiamo festeggiato la rinascita del redivivo Carnevalone di Niguarda!