Il Papa a Milano visto da noi di Zona 9

Io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli. Così il Vangelo di Luca (22,32), riportandoci le parole di Gesù a Pietro. Papa Francesco, successore di Pietro, è venuto a Milano a confermare – nella fede – noi, suoi fratelli. Il 25 marzo è stata una giornata intensissima, per il Papa soprattutto! Ha davvero incontrato la Chiesa di Milano, ci ha confermato nella fede, non ha trascurato niente e nessuna della nostra realtà ecclesiale. Ha iniziato con i più poveri, quelli che stanno alla periferia della città e della società. La realtà di via Salomone è davvero specchio di una realtà umana difficile, complessa, fortemente attuale. Ho personalmente conosciuto quel quartiere all’inizio del mio ministero, quando ancora il casermone bianco non c’era e la gente abitava nella case minime della vicina via Zama. Proprio in quegli anni avvenne il passaggio da via Zama a via Salomone, passaggio che però non risolse i problemi esistenti. E papa Francesco ha voluto entrare in contatto stretto con questa gente, che sono i poveri, i prediletti da Gesù. Chi sta in carcere a scontare la pena dei propri errori ha pure catalizzato l’attenzione del papa. Francesco ha voluto passare tanto tempo con loro, parlando, ascoltando e consumare il pasto con alcuni. Anche questo gesto è stato, per il Papa, uno stare attento a chi nella società non è considerato se non come un peso: anche loro sono figli amati da Dio, e questo il papa ha voluto che fosse chiaro proprio con la sua presenza affettuosa nel carcere di San Vittore. Chi ha votato la propria vita completamente al Signore, preti, frati, suore, ha potuto interloquire con il Papa, sempre perché la propria fede non venga meno. Così è stato l’incontro in duomo. E poi i ragazzi della cresima, con i loro genitori e catechisti. Il papa ha goduto nello stare con loro, il futuro della società e della Chiesa. Ha stimolato le loro potenzialità, ha confermato la loro fede: la cresima è “confermazione” della fede battesimale. Infine la celebrazione dell’Eucaristia, per tutto il popolo di Dio. Indistintamente, a tutti, il Papa ha parlato, per tutti e con tutti ha pregato, ha celebrato il sacrificio di Gesù. Anche qui: conferma i tuoi fratelli. E così è stato. Grazie, Papa Francesco! Immaginiamo che alla sera, al tuo rientro in Vaticano, avrai chiesto un tè per poi lasciarti cadere, sfinito, sul tuo letto! Hai certo faticato molto, ma la tua giornata di fatica è stata anche giornata di festa: per te e soprattutto per noi.