Per tram e auto i disabili non esistono

Operato a gennaio per una protesi all’anca, e quindi obbligato a muovermi prima in carrozzella e quindi con le stampelle, ho necessariamente toccato con mano quanto sia estremamente difficoltoso, se non spesso impossibile, per un disabile muoversi a Milano con i mezzi pubblici. Nel contempo mi è capitato di leggere – andate sul sito Atm – il “Codice Etico” che detta i principi e norme di comportamento del gruppo e mi sono chiesto se chi gestisce l’Atm sa cosa è il pudore. Questo documento parla di “erogazione di servizi efficienti con attenzione ai risvolti sociali e le esigenze della collettività offrendo servizi che rispondano in maniera efficiente alla loro esigenza”. Poi esco di casa e trovo una macchina posteggiata sul marciapiede che impedisce il transito di una carrozzella (foto 1) – ricordo che gli ausiliari del traffico sono della ATM -, scendo alla stazione M5 della Bicocca e trovo che il varco per disabili e carrozzine è chiuso da mesi (foto 2), scendo alla stazione di Ca’ Granda per andare all’Ospedale di Niguarda e ho difficoltà a salire sul tram n° 5 che, essendo degli anni ’20, è molto bello da vedersi ma non aiuta la salita e discesa di chi non è atleta, figurarsi un disabile (foto in alto)! Successivamente decido di dirigermi in Via Ornato e mi ritrovo con la solita macchina sul marciapiede (foto 3) e, una costante, le macchine posteggiate sempre sul marciapiede della vietta che costeggia lateralmente la Coop (foto 4). Ora mi chiedo: ma lo siete o lo fate? Un briciolo di vergogna mai?
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