Viaggio in viale Suzzani
“Nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino”, cantava Lucio Dalla. Figuriamoci quindi se qualcuno si può perdere per le vie dei nostri quartieri. Nello scorso numero eravamo arrivati all’incrocio tra via Gerolamo Arganini e viale Giovanni Suzzani. Dove andare adesso, a destra (verso Pratocentenaro), sinistra (verso la Bicocca vecchia) o dritto (verso la Bicocca nuova)?. L’istinto ci porta a girare a sinistra, percorrendo tutto viale Suzzani fino alla fine. Giovanni Suzzani era un sindacalista lodigiano nato nel 1875, che abbandonò l’attività di tipografo per dedicarsi all’azione politica nazionalista al fianco del più noto Filippo Corridoni. Proseguendo, a destra troviamo via Asturie, nota regione spagnola, e un po’ più avanti via Giacomo della Porta. Il suo nome è sconosciuto ai più, eppure la mano dello scultore e architetto comasco, vissuto nel XVI secolo, l’abbiamo vista tutti: ha realizzato la cappella gregoriana nella basilica di San Pietro in Vaticano, della quale ha completato anche la cupola dopo la morte del suo maestro Michelangelo. Inoltre, si è occupato anche della realizzazione di alcune celebri fontane tra cui quelle in piazza dell’Aracoeli, in piazza Colonna e in piazza Navona. Insomma, niente male, tanto che nella capitale gli hanno dedicato una via in una zona centrale, non lontano dalle Terme di Caracalla. Ma torniamo a noi: la via successiva è intitolata a Goffredo da Bussero, presibitero e scrittore del XIII secolo noto per alcune opere sulla città di Milano. Facciamo una piccola deviazione per andare a vedere la piscina, uno dei fiori all’occhiello della zona, che si chiama Suzzani ma che in realtà è in via Luigi Beccali, campione olimpico nel 1932 a Los Angeles, nei 1.500 metri piani. Più o meno la stessa distanza percorsa da noi dall’inizio di questo articolo. È ora di riposarsi…