Un’amara lezione di vita dalla mia amica Maria

Care lettrici, cari lettori, maggio è il mese dell’anno forse più amato: “per gli sposi, per la devozione alla Madonna e a S. Rita, e da anni, per la festa della mamma”. Zona Franca da anni dedica alla mamma delle poesie. Quest’anno vuole raccontarvi una storia o meglio un incontro con mamma Maria perché le sue parole, da quel giorno, sono state per me una “lezione di vita”. Luglio 2016. Siamo in piena estate, presa dai miei mille pensieri, come sempre, prendo l’autobus. Seduta un poco assorta c’è Maria, una cara amica. Ci scambiamo i saluti, poi le chiedo come sta, e come sta Carlo, un figlio con la sindrome di Down. Dimenticavo di dirvi che Maria ha otto figli, ma ogni volta che ci incontriamo le chiedo sempre di quel figlio perché ho avuto modo in questi ultimi 25 anni di conoscerlo. Maria mi guarda per un attimo, poi mi dice: “Sai, Carlo ora è in istituto, gli è venuta l’Alzheimer e non potevamo più tenerlo a casa. Ma sai che dolore?” E intanto mi dona una foto di Carlo. “Sai, all’ultima mia figlia, Eleonora, hanno tolto un tumore al seno ma le hanno detto che morirà di tutto ma non di tumore. Sai, la mia quarta figlia, Marta, da quattro anni ha la distrofia muscolare. Adesso cammina ancora ma, un giorno, non camminerà più”. Mentre mi parla apre la borsetta e dal portafoglio prende una fotografia e continua: “Questo è Stefano, il figlio della mia primogenita, 18 anni, un tumore al cervello, non si poteva operare, in tre mesi è morto ed ha sofferto tanto. Era bello come un angelo (mi soffermo a lungo su quel giovane bellissimo dai capelli corvini). Sai, al suo funerale c’era tutta l’università dove studiava. Sandra, ho pianto tanto, che non ho più lacrime!”. Purtroppo devo scendere, e le chiedo se andava anche lei al lavoro. “Sì, mi risponde, vado ancora al lavoro perché se rimango a casa impazzisco”. L’abbraccio forte, ma da quel giorno vado a raccontare questa lezione di vita perché quando sono scesa dall’autobus i miei mille pensieri si inchinarono al suo grande dolore. Tanti auguri a tutte le mamme.