Al Teatro della Cooperativa Tra un infanticida a un maniaco

Dal 9 giugno al 1° luglio, va in scena “Filax Anghelos – Figlia del boom – Atto primo”. Si tratta di una produzione del Teatro della Cooperativa, con il sostegno della Regione Lombardia, testo e regia di Renato Sarti, con Massimiliano Loizzi, costumi di Carlo Sala, musiche di Carlo Boccadoro. “Ho nostalgia di quella guerra fatta di bombe e sangue e non di spot e canali, dove uno può dir di aver vissuto anche se muore!” Anghelos, una infanticida, e Filax, un maniaco delle divise e dell’ordine, in realtà sono una sola persona che, in un manicomio, è vittima di uno sdoppiamento di personalità che condensa le lacerazioni più profonde del nostro Paese dal dopoguerra a oggi. In questa stagione vedremo la prima parte dello spettacolo. Il prossimo anno è prevista l’intera versione. Una produzione impegnativa che occuperà due anni di lavoro. Il testo è stato segnalato al 41° Premio Riccione per il Teatro con la seguente motivazione: “È un ricco, appassionato e impervio monologo centrato sulla drammatica ricerca di una identità patologicamente scissa”. Il testo viene per la prima volta messo in scena con la regia del suo autore, Renato Sarti, che ha scelto Massimiliano Loizzi come interprete di un personaggio ambiguo e folle, sdoppiato nelle sue componenti maschili e femminili, allo stesso tempo custode e paziente di un manicomio in cui il confine tra realtà e fantasia si perde. Ha detto Vittorio Gassman: “‘Filax Anghelos’ mi sembra un dramma stimolante, di notevole dinamica teatrale e con un preciso linguaggio. Insomma l’ho molto apprezzato”.