La Regione “minaccia” di togliere fondi al Parco Nord perché il presidente “osa”… aderire a una marcia

Sabato 20 maggio si è svolta a Milano la partecipatissima marcia “Insieme senza Muri”, iniziativa volta all’accoglienza e all’integrazione cui hanno partecipato il sindaco Sala (“Con accoglienza ci sarà giustizia, voglio essere sindaco di città che pensa a diventare migliore”) e il presidente del Senato Grasso (“Chi nasce qui è italiano, è ora che l’Europa diventi più equa e solidale”). Sul sito del Parco Nord esce il comunicato “Il Parco aderisce alla marcia del 20 maggio, con ritrovo a Milano in Porta Venezia. Vi aspettiamo! Il 20 maggio saremo in tantissimi, tra cui il presidente Roberto Cornelli e molti altri amici, contiamo su di voi!” L’adesione non è proprio andata giù alla Giunta Maroni E così Claudia Terzi, assessore regionale all’Ambiente, scrive al presidente del Parco Nord, Roberto Cornelli, una letterina velatamente intimidatoria e ricattatoria: “Gentile presidente, mi corre l’obbligo di ricordare come i Parchi aderenti al sistema regionale delle aree protette debbano astenersi dall’aderire e promuovere iniziative politiche che esulano dagli scopi e dai fini sociali previsti dallo statuto e garantire, quindi, una posizione di apoliticità che dovrebbe caratterizzare l’operato di tutte le pubbliche amministrazioni. Le Istituzioni non rappresentano mezzi di propaganda politica e gli Enti aderenti al sistema regionale delle aree protette dovrebbero concentrare le loro risorse sulla salvaguardia dell’ingente patrimonio naturale e culturale, incoraggiando una fruizione e un’educazione rispettosa dell’ambiente piuttosto che appoggiare operativamente, anche attraverso i siti istituzionali, attività di promozione politica quale quella svoltasi a Milano il 20 maggio 2017 definita marcia ‘Insieme senza muri’. Così come accadde per il Parco dei Colli di Bergamo, quando volle utilizzare alcune sue strutture per funzioni non codificate nello Statuto, voglio precisare che simili comportamenti saranno oggetto di attenta valutazione da parte della Giunta regionale nella programmazione delle risorse, anche con riferimento a quelle già assegnate ma non ancora impegnate”. Non poteva non giungere la risposta di Roberto Cornelli che, sulla sua pagina FB, scrive: “L’assessora mi scrive ventilando la possibilità di ridurre le risorse del Parco per via dell’adesione alla marcia del 20 maggio in qualità di ente pubblico che è coinvolto in progetti di accoglienza e integrazione. Risponderemo nel merito ve l’assicuro.” Cornelli poi si sfoga su alcuni organi di informazione affermando che le accuse sono una assurdità e non solo perché non sia stato speso un euro, rivendicando il senso istituzionale e civile della marcia e l’adesione del Parco che da sempre tutela la convivenza e il rispetto per le persone e per la natura e tra l’altro ospita sul suo territorio uno dei centri per i richiedenti asilo più grandi come quello di Bresso. Come abbiamo sempre ribadito, sia per la questione aeroporto, vasca di laminazione e chi più ne ha più ne metta: “Il Parco Nord (ed il suo bilancio) non si tocca!”