Passerini: una festa a scuola con i robot
La festa di fine anno scolastico della Passerini è coincisa con il convegno nazionale “Giocare a pensare. Metodi e tecnologie per l’uso educativo e didattico dei robot”, sul nostro territorio organizzato dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Bicocca. Al Convegno si è discusso di apprendimenti e capacità che possono essere sollecitate da esperienze di robotica educativa; di metodi riguardanti la progettazione e la valutazione educativa e didattica; di strumenti e tecnologie robotiche esistenti e in via di sviluppo. Si è trattato di un mix di approfondimenti teorici ed esperienze, tra le quali quelle realizzate alla Passerini e alla Bussero (vedi il numero scorso). In particolare, durante la festa della Passerini, i bambini della IV C, insieme alla loro maestra Stefania Bussini, hanno allestito una postazione per far giocare chiunque si sarebbe avvicinato, così come avevano sperimentato loro stessi da utenti, lo scorso anno, visitando il X Festival della Robotica Educativa presso l’Università Bicocca. “Diciamo che tutto è nato da lì”, sostiene Stefania Bussini, “perché i bambini hanno partecipato con entusiasmo e interesse al Festival, curiosi, motivati a capire, a fare. È necessario quindi essere all’altezza del loro interesse, prepararsi, saperne di più, sfruttare la loro curiosità per trasformarli da semplici spettatori ad attori. Per questo è diventata una scelta naturale decidere di formarsi e quindi iscriversi al corso ‘La robotica educativa: metodologie di progettazione, conduzione, e valutazione di esperienze didattiche in contesti scolastici ed extrascolastici’ organizzato dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università Bicocca. Durante il corso abbiamo progettato e in classe sperimentato, in co-conduzione con Alessandro Canetta e Matteo Bonanno, colleghi di corso ed esperti di tecnologia. Siamo così arrivati gradatamente all’evento del 20 maggio con la postazione SupeRobotica”. È stato preparato, per la festa, uno spazio illustrativo con foto del percorso e relative didascalie per raccontare il lavoro svolto, dove l’approccio intuitivo ha guidato tutte le fasi di esplorazione e quelle di progettazione, partendo dalle preconoscenze. Il giorno della festa, oltre all’utilizzo e alla spiegazione dell’uso di macchinari specifici è stato possibile rifarsi alla robotica anche per giocare al gioco dell’impiccato per esempio, oppure al memory o comporre dei puzzle.