Rifiuti pericolosi e amianto allo scalo Greco Pirelli. Tutto sotto controllo ma…

Le segnalazioni dei cittadini sono state spesso una fonte preziosa per “Zona Nove”. In tutti questi anni sono state tante le notizie che abbiamo potuto pubblicare grazie all’attenzione vigile degli abitanti dei nostri quartieri. È il caso, su questo numero, della segnalazione pervenutaci dal signor Fabio Donati riguardo la presenza, da oltre due mesi, all’interno dello scalo ferroviario di Greco Pirelli, lungo via Sesto San Giovanni, all’altezza dell’HangarBicocca, di molti sacchi di rifiuti pericolosi e contenenti amianto. Per sapere cosa stia succedendo il signor Donati non ha esitato a interpellare le istituzioni. Ecco la risposta che ha ricevuto dalla Polizia Ferroviaria: “Il Compartimento ha effettuato un primo intervento sul posto nel pomeriggio di giovedì 18 maggio. Dai primi accertamenti è emerso che nella stazione di Milano Greco Pirelli la società Italfer, del gruppo Fs, sta effettuando un intervento strutturale per la riqualificazione degli apparati elettronici computerizzati a logica concentrata della linea Fs Torino- Padova. Nel corso dell’attività è stato anche verificato che una ditta specializzata sta provvedendo al movimento delle macerie, all’interno delle quali sono state preventivamente constatate tracce di amianto. Per questo motivo i materiali vengono contenuti all’interno di sacchi bianchi speciali (G.I.R.) per il trasporto in sicurezza presso gli impianti di smaltimento. La ditta che sta operando non può movimentare verso la discarica un numero di sacchi superiore a 43 al giorno. Ecco il motivo per cui si è creato un sostanzioso accumulo. Il trasporto di tutti i sacchi dovrebbe concludersi nell’arco delle prossime due settimane. La situazione è seguita dal personale di questo ufficio, affinché tutte le lavoraazioni vengano svolte a regola d’arte.” Tutto sembra quindi sotto controllo anche se nel momento in cui scriviamo (primi giorni di giugno) i sacchi bianchi sono ancora presenti e la loro posizione adiacente alla strada non lascia tranquilli. Vi terremo aggiornati nei prossimi numeri.