25 anni senza Gianni Brera: i neologismi del grande scrittore

Dopo l’articolo pubblicato lo scorso febbraio vogliamo ancora ricordare Gianni Brera, scomparso nel 1992, con i tanti neologismi da lui creati e tutt’ora in uso nel linguaggio calcistico. (fonte: http://www.brera.net/)
– Abatino
“Molto vicino al cicisbeo. Omarino fragile ed elegante, così dotato di stile da apparire manierato e qualche volta finto”. Questa definizione nata per battezzare Gianni Rivera, considerato troppo poco atleta, fu estesa poi a tutto il popolo italiano, con la pretesa di classificarne la condizione antropologicoesistenziale.
– Atipico
Attributo riservato agli attaccanti che non hanno caratteristiche ben definite e che non rientrano nei normali schemi di gioco. Sinonimo di estroso e di insofferente alla disciplina tattica. il termine fu affibbiato al solito Rivera che Brera considerava privo di sufficienti polmoni per essere vero centrocampista, e ancor meno di coraggio per essere attaccante puro. Altri famosi atipici furono Sivori della Juve e Corso dell’Inter, che sapevano fare tutto con la palla, ma soffrivano di venire ancorati a un ruolo preciso.
– Bonimba
Epiteto coniato nel ‘71 per Roberto Boninsegna, allora centravanti dell’Inter. Nelle intenzioni dell’inventore, il desiderio di evocare onomatopeicamente il nano Bagonghi.
– Centrocampista
Termine introdotto negli anni ’50, che indica genericamente il giocatore che opera a centrocampo. Mutuato dall’inglese “midfielder” e dal francese “milieu de terrain”. Il centrocampista è un lavoratore indifferenziato: se ha dei compiti precisi diventa, ad esempio, regista o incontrista.
– Cursore
Dal latino medioevale “cursor”, indica il centrocampista di fatica e quantità. Cursore, per antonomasia, fu Angelo Domenghini.
– Disimpegnare
Indica l’azione di liberare la palla in favore di un compagno meglio piazzato.
– Euclideo
Per definire il gioco razionale e geometrico. Tipico giocatore euclideo fu prima Fabio Capello e poi Andrea Pirlo.
– Eupalla
La dea che presiede alle vicende del calcio ma soprattutto, del bel gioco (dal greco “Eu”=bene). Divinità benevola che assiste pazientemente alle goffe scarponerie dei bipedi.
– Forcing
Termine traslato dal gergo della boxe, indicante un’azione aggressiva e continua sulla squadra avversaria.
– Goleador
L’attaccante che segna di destrezza, cosî come suole fare il toreador. Al goleador sono apparentati “goleare” (segnare una rete) e la “goleada” (vittoria con molte reti).
– Incornare
Dal francese “encorner” (XIII sec). Brera spesso evoca immagini dalla corrida spagnola (vedasi anche il termine goleador). Incornare rende l’immagine del toro che si avventa a corna spianate contro la mantilla. Es.: “Sul cross da sinistra Peppiniello Massa ha incornato fuori dandosi furibondi e pulcinelleschi pugni sulla capa, che indubbiamente teneva stonata” (Il Giorno 1/ 12/ 1975).
– Libero
Termine, ormai di accezione internazionale, che identifica il difensore, libero appunto da impegni di marcatura, che agisce alle spalle di tutti gli altri compagni. Data di nascita del neologismo: 1949, dopo un Iuventus-Milan 1-7, una delle partite che allora suggerì l’idea di una diversa disposizione delle difese.
– Melina
“Trattenere a lungo la palla passandola o ripassandola da un giocatore all’altro della stessa squadra allo scopo di perdere tempo e talvolta con l’intenzione di umiliare l’avversario”. Termine mutuato da Brera dal gergo del basket.
– Palla Gol
Indica la possibilità concreta della realizzazione di un gol. Il termine è usato quando la suddetta possibilità è stata fallita: per converso, non tutti i gol nascono da palle gol, potendo accadere che su palloni impossibili il giocatore inventi la realizzazione.
– Pretattica
Le schermaglie di disinformazione che precedono la partita e con le quali gli allenatori cercano con formazioni false di ingannare il collega avversario.
– Rifinitura
Perfezionamento finale dell’azione che in genere consente al compagno di andare a rete. Ma si estende a qualsiasi altro compito tecnico da completare.
– Rombo di Tuono
Così venne definito Gigi Riva in alternativa al titolo di Re Brenno: “Fosse nato al tempo dei Galli lui e non altri li avrebbe condotti alla conquista di Roma”.
– Uccellare
Beffare l’avversario, superarlo con astuzia e abilità. Recuperato dal Boccaccio e tradotto dal fracese “oisleur”.