Incendio del 24 luglio a Bruzzano: non c’è pericolo per la salute ma continua il presidio di Vigili del fuoco, Comune, Regione, Città metropolitana

Forse ci è andata bene ma non si può sperare sempre nella buona sorte. Che ci sta a fare un’azienda come la Eco.Nova srl in mezzo alle case, alle scuole, insomma in mezzo a un territorio densamente urbanizzato e abitato? Comune, Regione e Città Metropolitana (ex Provincia di Milano) si stanno scambiando le solite responsabilità. Quando sarà tutto chiaro ve lo faremo sapere. Al momento ci interessa raccontarvi la cronaca dell’accaduto e i risultati delle analisi sulla qualità dell’aria resi noti con tempestività dagli organi competenti. Dopo decine di ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme, scoppiate nel tardo pomeriggio di lunedì 24 luglio alla Eco.Nova srl sita in via Senigallia 55, azienda che si occupa di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. E di questa abnegazione per il lavoro, incuranti dei pericoli e della fatica, i cittadini e le Istituzioni sono grati: ³I pompieri se non ci fossero bisognerebbe inventarli², si può dire parafrasando una nota pubblicità. Grande sospiro di sollievo hanno tirato i residenti, si fa per dire vista l¹aria irrespirabile che per alcune ore ha fatto temere il peggio, ma l’intero quartiere è stato invaso per un giorno intero da una nube di fumo denso e bianco. La nube ha avvolto un complesso di sette stabili, i giardinetti e l’asilo nido di via Senigallia – zona Bruzzano – che, infatti, è stato chiuso e i suoi piccoli ospiti sono stati smistati nel nido di via Merloni 2. A distanza di ore si avverte ancora l’odore acre, fortissimo ed estremamente fastidioso nella zona Nord di Milano, ad Affori, Comasina, Niguarda e fino in centro, nelle zone Loreto, Sarpi, Centrale. Sono di grave entità i danni registrati nell’impianto di stoccaggio dei rifiuti: secondo un primo sopralluogo, una parte del tetto è crollata, e anche un’altra zona della struttura sarebbe pericolante. Fin qui la cronaca di una giornata di paura fortissima. Spente le fiamme l’attenzione si è spostata sul tema salute: cosa abbiamo respirato? Si è sviluppata diossina? A tranquillizzare la popolazione ci ha pensato un comunicato del Comune di Milano, ripreso e pubblicato da tutti gli altri Comuni del nord Milano che confinano con l’area interessata da questo devastante incendio. Ve lo riportiamo per intero senza commenti: “Milano, 25 luglio 2017 – Non risultano situazioni pericolose per la salute pubblica a seguito dell’incendio divampato ieri in un impianto di stoccaggio di rifiuti urbani speciali non pericolosi di Bruzzano. È quanto emerge dall’incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Palazzo Marino tra i tecnici del settore Ambiente di Città metropolitana, Regione Lombardia e Comune di Milano, Ats (Agenzia di Tutela della Salute, Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell¹Ambiente), Vigili del fuoco, al quale hanno preso parte anche i comuni di Novate, Cormano, Bresso e Cinisello Balsamo e il Municipio 9. Vigili del fuoco, Arpa e Ats hanno analizzato la composizione del fumo nero e denso che fin da ieri sera si è diffuso da Bruzzano verso tutta la città e i comuni confinanti e non risultano esservi attualmente microinquinanti in concentrazioni significative e tali da creare effetti nocivi per la salute, tuttavia le analisi e i monitoraggi continueranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni per verificare l’evoluzione della situazione. Le fiamme sono state ormai domate dai Vigili del fuoco e l’incendio è in fase di spegnimento, ma bisognerà attendere ancora una quindicina di ore prima che cessino completamente la combustione e la produzione di fumi all’interno dell’impianto di stoccaggio che operava a seguito delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione e dalla Città metropolitana. Non sono state disposte evacuazioni ma si consigliano comunque alcune normali precauzioni: evitare di esporsi ai fumi, di svolgere attività all’aria aperta in prossimità dell’incendio, di tenere chiuse le finestre. Comune, Regione, Città metropolitana, Arpa, Ats e Vigili del fuoco continuano a coordinare le attività di presidio e di monitoraggio.”