La memoria che resta: Visita guidata alle lapidi di Niguarda

Domenica 11 giugno si è svolta la prima visita guidata alle lapidi dei caduti di Niguarda. Giovani niguardesi che furono uccisi (fucilati dai fascisti, passati per il camino nei campi di sterminio nazista) perché scelsero di combattere per la libertà del nostro paese e per un’Italia più giusta. Perché, come diceva Winston Churchill, “L’Italia deve la propria libertà ai suoi caduti partigiani perchè è solo combattendo che si conquista la libertà”.
Oggi, in giorni di fascismo rinascente, pochi li ricordano, oltre la ristretta cerchia degli affetti e dei familiari. Di loro coetanei ormai ne sono rimasti in vita pochi, e quindi per un ragazzo di oggi, che ai tempi della loro morte non era ancora nato, sono nomi che non suscitano emozioni. Coetanei vissuti qualche decennio prima di cui nulla sanno e rimasti pietrificati da giovani, all’età della morte.
Ma per chi conosce la storia e ha letto delle loro vite e ne intuisce il sacrificio e la grandezza, sono nomi cari come se fossero membri della nostra stessa famiglia. Per questo l’Anpi di Niguarda ha inaugurato le visite guidate alle lapidi che saranno ripetute ogni 27 gennaio (il giorno della memoria) e ogni 25 aprile.
Abbiamo ripreso le presentazioni fatte: le potete vedere a questo link sul canale youtube dell’Anpi di Niguarda o richederle direttamente a me: Angelo Longhi, angelo.longhi@fastwebnet.it