Vengono all’Isola da tutto il mondo per imparare l’italiano

Manca poco più di un mese. Come ormai accade regolarmente da 11 anni, siamo alla vigilia dell’apertura delle iscrizioni al corso gratuito di italiano per stranieri che si tiene all’Isola, in via Sebenico 31, presso la parrocchia del Sacro Volto che, con quella di Santa Maria alla Fontana, forma la Comunità Pastorale Maria Madre della Misericordia. Messo a punto secondo le indicazioni della Pastorale Migranti, accompagna un multietnico gruppo di stranieri, uomini e donne, giovani, meno giovani, persone mature, in un percorso che vuole essere di aiuto a vivere il primo passo verso una vera integrazione. Esprimersi cioè nella lingua del Paese in cui vivono e lavorano. Arrivano da Paesi diversi. Alle spalle hanno realtà, estrazione sociale, studi, storie diverse. Per la maggior parte lavorano e sono mossi dal desiderio di cambiare in meglio. Ci sono badanti, collaboratrici domestiche, tate che devono parlare solo in inglese ai bambini di cui si occupano e che quindi non hanno alcuna opportunità di imparare. C’è l’innamorata che è riuscita a raggiungere il suo amore. C’è il giovane che, a 2 anni dalla laurea, è stato fatto fuggire dal Paese e dalla sua famiglia, perché preso di mira da bande di delinquenti. Il pizzaiolo che aspira a frequentare il corso professionale per diventare barista. I laureati la cui laurea qui non vale nulla, che fanno lavori umili e cercano di capire come orientarsi. C’è la nonna chiamata a Milano per occuparsi dei nipotini, dato che i genitori sono fuori casa tutto il giorno per lavorare. Si iscrivono. Riempiono, se sono in grado di farlo, il questionario per essere inseriti nella classe a loro più adatta: bianca=italiano zero; rossa= capiscono e sanno esprimersi anche se a fatica; verde=livello intermedio. Le lezioni hanno luogo due sere la settimana, il lunedì e il giovedì dalle 18,30 alle 20. Da novembre a maggio. A fine corso, a chi ha frequentato un adeguato numero di lezioni, viene rilasciato un attestato di frequenza. Gli insegnanti sono tutti volontari (attualmente sono 12 più una referente) della Parrocchia che gestisce il servizi e mette a disposizione aule e materiale necessario. Nel corso dell’anno ci sono due momenti di socializzazione, a Natale e a Pasqua. Sono le cosiddette feste, in cui ogni classe presenta una sua performance: una selezione di ricette dei loro Paesi, l’esecuzione di un repertorio di canzoni italiane, la lettura di racconti scritti dagli studenti, una recita… Il tutto coronato da un goloso aperitivo (spesso multietnico grazie all’apporto degli allievi desiderosi di far conoscere qualcosa di casa loro). Non tutti gli studenti che si iscrivono riescono a continuare a frequentare ed è proprio il dopovacanze di Natale e Pasqua che vede per lo più le classi decimate. C’è chi non torna perché ha perso il ritmo, chi ha cambiato lavoro e quindi zona… Ma, per fortuna, c’è anche chi, dopo questa esperienza, decide di investire maggiormente sullo studio e ci chiede aiuto per essere indirizzato a una scuola riconosciuta dove poter conseguire la licenza di terza media e la cui frequenza possa essere conciliata con gli orari di lavoro. E c’è chi ce l’ha fatta e non manca di partecipare alle feste della scuola, per raccontare la sua “impresa” e incoraggiare gli altri. Gli studenti che si sono iscritti nell’ultimo anno (2016/17) sono stati 91 (il 14 per cento dall’Europa Orientale, il 15 dall’Africa settentrionale, l’1 dall’Africa centro meridionale, il 6 dall’Asia Orientale, il 12 dall’Asia centro meridionale, il 52 dall’America centro meridionale). Il 90 % erano gli adulti; il 10 per cento i minori; il 45 le donne. Il 2 % degli studenti non avevano mai frequentato la scuola; l’85 aveva studiato da 1-5 anni di scuola; l’8 per cento 5-10 anni; il 5 per cento 10-15 anni. A novembre 2016 sono partite le 3 classi dei livelli tradizionali bianco, rosso e verde, ma… nel corso dell’anno le domande di iscrizione non si sono fermate: da parte di assoluti principianti e tutto grazie al passa-parola. Che fare? Come respingerle? Così sono stati aperti nuovi corsi ed ecco che le classi bianche sono diventate ben 4! Quanti saranno gli allievi quest’anno? Riusciremo a rispondere pienamente a quanti di loro arrivano a commuoverci con la forza della motivazione che li spinge a impegnarsi superando la fatica di una giornata di lavoro? Come saranno accolte le iniziative che ci siamo proposti di mettere in atto per limitare la discontinuità e l’abbandono della frequenza? Speriamo di potervi parlare regolarmente di questa scuola nel corso dell’anno, perché vorremmo coinvolgere tutti voi della nostra zona a condividere e sostenere l’impegno dei nostri studenti e insegnanti.