All’Hangar Bicocca l’arte si può portare a casa

All’Hangar Bicocca, accanto alla mostra di Lucio Fontana, c’è un’altra mostra – “Take Me (I’m Yours)” – in cui si fa tutto ciò che normalmente nelle mostre non si può fare. spiegan il curatore Hans Ulrich Obrist: “La cosa principale che non si può fare in una mostra è toccare, e ancora meno togliere, gli oggetti. Qui abbiamo questa idea: ognuno può diventare parte della mostra e soprattutto la mostra continua al di fuori dei muri dell’HangarBicocca dove ha luogo, perché i visitatori sono invitati a portare via tutti gli elementi della mostra, e poi la mostra continua in casa loro. Quindi possiamo dire che questa mostra ha luogo in decine di migliaia di case di Milano e del mondo”. Ecco così, a far parte della mostra, i cioccolatini “Future”, le spille irriverenti, l’albero dei desideri all’ingresso dell’Hangar, le caramelle alla menta, i ritratti degli spettatori realizzati da un giovane disegnatore. Per la data di chiusura (il 14 gennaio) all’Hangar ci si augura che la mostra sia vuota. All’anteprima stampa è intervenuto il presidente di Pirelli HangarBicocca, Marco Tronchetti Provera, che ha accolto con entusiasmo il nuovo progetto. “Uno ci può passare una giornata e poi può passare altre giornate nella mostra di Fontana. Quindi lasceremo aperto anche la notte HangarBicocca, perché mi sembra che valga davvero la pena”.