Il 9 Ottobre il Consiglio Comunale ha approvato la delibera relativa al recupero della morosità pregressa per gli inquilini delle case popolari di proprietà comunale e gestite da Mm. Un atto che prevede un piano di rientro non più biennale in 24 rate ma decennale con 120 rate, basato sulla convinzione di rendere più efficiente la gestione del patrimonio abitativo pubblico e più concreto il tentativo di recupero bonario del credito pregresso accumulato negli anni. La morosità in questione è quella maturata sino al 31 dicembre 2016, nonché la bollettazione chiamata “straordinaria 2016” e relativa messa in mora, le cui scadenze di pagamento sono state differite rispettivamente ad aprile e giugno 2017, e infine prorogate a settembre. Ma come funziona? Al piano di rateizzazione possono accedere solo i nuclei familiari non titolari di patrimonio mobiliare o immobiliare più consistente rispetto al debito e che abbiano sottoscritto un regolare contratto di locazione ad uso abitativo con il Comune, anche nel caso il contratto si sia già chiuso. Tra questi, chi rientra nell’Area di Protezione poiché ha un Isee Erp fino a 9mila euro e di Accesso, ossia con un Isee Erp tra i 9 e i 14mila euro, non é obbligato al versamento di alcun acconto, e potrà usufruire di un Piano modulato secondo l’ammontare del debito e la sua capacità economica. Per chi, invece, rientra nell’Area di Permanenza, cioè con Isee Erp da 14 a 35mila euro, l’attivazione del piano sarà subordinata al versamento di un acconto compreso tra il 10 e il 25% dell’ammontare del debito. La discussione, vista la tematica trattata, è stata complessa e articolata e, tra gli emendamenti approvati, i principali hanno posto l’attenzione sull’incidenza di ciascuna rata sul reddito medio mensile del nucleo in questione. Ci si è basati sul principio secondo cui il numero e l’importo delle rate debba essere commisurato all’effettiva sostenibilità economica da parte del nucleo interessato diminuendo l’incidenza da un quinto ad un ottavo. Un altro emendamento approvato ha proposto l’istituzione di una Commissione Consultiva con il compito di vagliare le situazioni eccezionali di sopravvenuta insostenibilità del piano. La Commissione sarà composta tra gli altri da rappresentanti degli assessorati alla Casa, alle Politiche Sociali e al Bilancio, da referenti del Coordinamento Emergenze Abitative e delle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini. Secondo un altro emendamento, infine, tutte le risorse recuperate verranno destinate ad interventi aggiuntivi di manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, visto che é necessario dare una decisa svolta alla manutenzione per garantire spazi dignitosi. MM, in qualità di gestore, proporrà il piano agli inquilini comunicando l’effettivo ammontare del debito, dopodiché ci saranno 90 giorni per decidere se aderire, in base alle valutazioni che ciascun inquilino riterrà di fare. Come Consiglio Comunale monitoreremo l’andamento di questo Piano e, con cadenza annuale, verrà presentato il risultato delle attività.