Con la penna o il pennello 30 artisti dichiarano pace alla guerra

Ogni giorno notizie preoccupanti provengono da ogni parte del pianeta, guerre sanguinose, violenze causate dal terrorismo e dal fanatismo, proliferazioni di armamenti, minacce nucleari. E poi ci sono le dittature, le persecuzioni e la fame che spingono milioni di esseri umani a lasciare i propri paesi per cercare condizioni di vita migliori. Tragedie che coinvolgono anche la nostra Europa, dove stanno riemergendo movimenti xenofobi, razzisti e antisemiti che negano la libertà e i diritti fondamentali dell’uomo conquistati con il sangue. La nostra è una società senza etica, una società dell’effimero, basata sull’egoismo, disinteressata al futuro dell’umanità. Davanti a tale degrado è essenziale non restare indifferenti, ma agire con gli strumenti che abbiamo a disposizione, anche e soprattutto con la cultura, per far riflettere sui rischi che corre la nostra società, spingere l’uomo ad “accorgersi” dell’altro e a operare per il bene comune. Solo così si potranno rilanciare i valori della pace. E proprio per tale obiettivo il Comitato Artisti e Resistenze dell’Anpi provinciale di Milano e l’associazione Le Belle Arti – Progetto Artepassante – hanno deciso di dedicare alla pace una rassegna itinerante di arte e poesia. Alla mostra “Dichiarazioni di pace” inaugurata sabato 7 ottobre presso la Casa della Memoria all’Isola hanno aderito ben 23 pittori e 7 poeti tra i più noti e significativi del nostro tempo. Tra questi Antonio Tonelli, attento e sensibile artista milanese che vive e opera nel nostro quartiere e che al centro della sua pittura da sempre pone la decadenza e il destino dell’uomo, il difficile rapporto tra progresso e civiltà, il degrado della natura minacciata da una politica dissennata, dalla sete di potere e dall’egoismo. Una mostra splendida in cui ciascun artista con la propria sensibilità e fantasia ha tradotto con opere suggestive e originali, l’aspirazione alla Pace che è di tutti gli uomini. Ma la poesia e l’arte possono cambiare il mondo? “Alla Pace – scrive il pittore Gioxe De Micheli – posso offrire solo la mia matita, il mio pennello e un po’ di colore“. ”Per chi vorrà accettarlo – afferma invece Franco Corradini – il messaggio dell’artista non sarà una consolatoria quiete, ma una inquietudine, una grande domanda, quella che vuole strappare dal fondo dell’anima ciò che di vero vi abita”. E Tindaro Calia aggiunge che “l’arte ha sempre avuto un ruolo di stimolo del pensiero e di esortazione alla crescita dell’animo, è giusto quindi che aiuti a portare un messaggio di pace”. Allora forse sì, forse l’arte lo cambierà un poco il mondo, come scrive nei suoi versi la scrittrice e poetessa Vivian Lamarque, ma ci vorrà tanto tanto di quel tempo. La mostra è stata esposta fino al 22 ottobre alla Casa della Memoria, e ora toccherà fino a maggio molti comuni tra cui Rozzano, Locate Triulzi, Lodi, Castano Primo, Merate, Calco, Imbersate, Buccinasco. Ma ci sono richieste numerose anche da parte di associazioni e realtà culturali, artistiche e formative, scuole di ogni genere e grado, segno che in questo nostro tormentato mondo c’è molto bisogno di riflettere e di parlare di “Pace”. Per informazioni: info.lebellearti@fastwebnet.it.