In via Terruggia, proprio di fronte a Villa Clerici, c’è quella che a Niguarda in molti chiamano la “casa del mistero”. Una struttura di due piani, interamente ricoperta dall’edera, con il cancello chiuso da una catena e un lucchetto. C’è chi dice che vi abiti una signora anziana e chi sostiene sia disabitata da tempo. Le luci sono sempre spente, ma qualcuno che passa abitualmente di lì giura di udire chiaramente il rumore di una radio. Sarà vero? Decisamente meno misterioso è il nome della via in cui si trova questa casa: Giovanni Terruggia era il direttore della Casa di redenzione sociale dell’Opera Cardinal Ferrari, che tutt’oggi ha sede proprio in Villa Clerici e in cui sono promossi numerosi progetti a carattere educativo e pedagogico. Qualche passo in avanti e si entra nella Storia. Quella con la S maiuscola. Via Val di Ledro, infatti, è intitolata a una vallata trentina molto bella, che abbiamo imparato a conoscere nei libri di scuola: sulle sponde del lago omonimo, infatti, sono stati rinvenuti i resti di un villaggio risalente all’Età del bronzo (più o meno 4mila anni fa), mentre in un piccolo paese della valle, Bezzecca, si è svolta la celebre battaglia nella quale le truppe italiane guidate da Giuseppe Garibaldi hanno fermato quelle austriache nell’agosto del 1866, nel corso della Terza guerra di indipendenza. Sono andate un po’ diversamente, per i colori italiani, le battaglie combattute nel corso della Prima guerra mondiale sul monte Hermada (da cui l’omonima via), un’altura al confine tra Trieste e il territorio sloveno: nonostante le ingenti perdite nel corso di sanguinose battaglie, le truppe italiane non sono mai a riuscite a conquistare questo caposaldo austriaco. È andata un po’ meglio, ma solo per pochi giorni, ai partigiani della Val d’Ossola, altra via del quartiere, che nella vallata piemontese nel settembre del 1944, in seguito alla liberazione dai nazi-fascisti, hanno dato vita alla Repubblica dell’Ossola, caduta poco dopo a causa di una controffensiva dei soldati della Repubblica sociale italiana. In questo caso, è proprio il caso di dirlo, è stata persa una battaglia. Ma non la guerra.