Passano i mesi di questo strano anno e siamo arrivati a novembre! Ci siamo portati dietro la cosiddetta “bella stagione” di questa veramente strana annata, cominciata con i Bruchi a gennaio, poi con i Gerani in fiore a febbraio e via andare. Stranezze! Già, la “bella stagione” si mostrava con il sole splendido, le gite senza mai bagnarsi, ma il rovescio della medaglia è stata la siccità, i campi con le piante stiracchiate, i prati arsi, gli alberi che perdevano le foglie per salvaguardare la linfa, i fiumi che mostravano (anzi mostrano) il fondo, i laghi abbassati di qualche metro. E non dimentichiamo le montagne senza neve, la nostra riserva d’acqua. Sì, la “bella stagione” non ci ha mai abbandonati quest’anno, ma stiamo concludendo con un inquinamento dell’aria notevole, oltre alla siccità. Cose che fanno pensare, che non lasciano tranquilli, anche se la Natura, per confonderci ancora di più, ci presenta dei tramonti formidabili, capaci di fermare la gente per strada, in ammirazione!
(massaro.it@alice.it)