Un concerto jazz da non perdere con Stefano Bassalti e il suo gruppo. Ospite d’onore Paolo Tomelleri, solista di fama internazionale

Il 17 novembre alle 21, presso la Casa di Alex di via Moncalieri 5, l’Associazione Amici di “Zona Nove”, in collaborazione con il Centro Culturale della Cooperativa, propone un’affascinante happening musicale: una serata di jazz da non perdere con il gruppo guidato dal niguardese e Zonino d’oro Stefano Bassalti e la partecipazione del grande clarinettista Paolo Tomelleri. Il gruppo che si esibirà nacque una sera del lontano 1989 al “Club 2”, famoso tempio del jazz milanese, allorquando alcuni musicisti si incontrarono e decisero di suonare insieme, per un progetto comune. È da qui infatti che la formazione originale nasce, cresce e si evolve senza mai tradire le proprie origini. Abbiamo chiesto a Stefano Bassalti di raccontarci quando sorge la loro passione per questo genere di musica. “Tutto comincia all’inizio degli anni ‘90”, racconta Stefano. “Sin dall’inizio abbiamo lavorato con impegno alla valorizzazione del jazz classico e dello swing. Da lì comincia una collaborazione che dura ancora oggi e che ha portato anche all’ampliamento dei nostri interessi e all’inserimento nel nostro repertorio di brani di jazz classico tradotti anche in italiano e altri provenienti dalla musica pop americana degli anni ‘60. Come succede spesso nella vita, le cose cambiano, le persone vanno e vengono, ma le idee e le passioni rimangono”. Che cosa si intende per jazz classico? “Si intende quel genere di jazz che ha incominciato a diffondersi a partire dagli anni 20, grazie a musicisti del calibro di Louis Armstrong, Fats Waller, Duke Ellington, Benny Goodman, Count Basie e Lionel Hampton”. Negli ultimi tempi avete avuto nuovi punti di riferimento? “Ci siamo ispirati alla seconda epoca d’oro del jazz e della musica pop, quella degli anni ‘50 e ‘60 che ha dato tanto allo spettacolo musicale di tutto il mondo, influenzando in maniera elegante, tutto ciò che veniva proposto dalla televisione di allora. In seguito abbiamo deciso di sconfinare nel repertorio lounge easy-listening degli anni ‘60 e ‘70. Così, abbiamo iniziato a giocare con sigle televisive, radiofoniche e cinematografiche. Abbiamo riproposto, con una formula creativa e divertente, brani di Burt Bacharach, Herb Alpert, Tijuana Brass Band e altri autori. Vi assicuriamo un concerto allegro e al tempo stesso raffinato e vi invitiamo a venire a vedere lo spettacolo. Per i più giovani sarà una piacevole sorpresa. Per gli ultra- quarantenni sarà un viaggio nostalgico alla riscoperta di motivi che non ricordavano di ricordare.” La formazione che sarà presentata al concerto è la seguente: Stefano Bassalti alla tromba; Gilberto Tarocco ai sassofoni; il “music designer” Sandro Di Pisa alla chitarra; Alberto Guareschi al contrabbasso; Marcello Colo’ alla batteria; Valerio Livraghi al pianoforte. Stefano mi spiega, inoltre, che attualmente la formazione suona con regolarità e si avvale della presenza di solisti di grande livello del jazz milanese che si aggiungono in qualità di ospiti, durante le loro serate. Per il concerto del 17 novembre ospiteranno ancora una volta Paolo Tomelleri, solista di fama internazionale, polistrumentista, direttore di orchestra, compositore e cantante.


Informazioni e prenotazioni: 0266114499 (Centro Culturale della Cooperativa). Vedi locandina ()